In PAOK-Aek Atene, match di cartello del massimo campionato greco, è successo di tutto. Si affrontavano seconda contro prima. Le due compagini si trovano infatti rispettivamente a 52 e 54 punti in classifica. Ma la partita è stata sospesa proprio al 90′ a causa di un controverso episodio. Il portoghese Varela era andato in gol per i padroni di casa, salvo vedere poi annullato la propria rete. L’arbitro aveva invalidato l’azione a causa di un fuorigioco che ha però scatenato le ire dei padroni di casa. Nel calcio greco la Var non è ancora stata introdotta, a differenza del campionato italiano. E così i giocatori del PAOK hanno circondato il direttore di gara protestando in maniera vistosa. Ne è nata in breve una rissa con i calciatori della squadra ospite. In tutto ciò, il presidente del PAOK ha fatto irruzione in campo minacciando l’arbitro. Ed alcune immagini hanno evidenziato che lo stesso presidente portava di se una pistola con tanto di fondina in cui riporla. La gara PAOK-Aek Atene è stata definitivamente interrotta sullo 0-0.
PAOK-Aek Atene, è successo il finimondo
Ivan Savvidis, questo il nome del decisamente troppo esuberante presidente, ha dato ordine ai suoi calciatori di lasciare il rettangolo di gioco. Questo come protesta per quello che era stato ritenuto come un torto subito. Da qui però Savvidis si è lasciato andare poi a pesanti e reiterare minacce di morte all’arbitro. I giocatori, dopo il fischio finale, si sono asserragliati negli spogliatoi. Si prevedono ora provvedimenti molto pesanti e lunghe squalifiche. E di precedenti simili ce ne sono in tutto il mondo.