KICKOFF – Napoli-Roma, gli applausi dei tifosi alla fine significano tantissimo

Mertens
Mertens © Getty Images

In Napoli-Roma di ieri abbiamo assistito ad un crollo mentale degli azzurri, nonostante una prova sostanzialmente buona con tanti tiri rivolti verso la porta dei giallorossi. Gli ospiti hanno potuto beneficiare di un Alisson in grande serata, come già altre volte tra l’altro il portiere brasiliano ha dimostrato, e non sono mancate le cose buone. Soprattutto da Lorenzo Insigne, il quale ha sbloccato il risultato in apertura e ha poi provato più volte a ripetersi. Insomma, non c’è nulla da rimproverare al Napoli sul piano tecnico. È sulla tenuta psicologica che sono sorti dei problemi improvvisi. Quella di ieri è stata una giornata particolare, nella quale ancora una volta, anche con Napoli-Roma Insigne e compagni hanno dovuto giocare dopo la Juventus.

I bianconeri sono stati capaci ancora una volta di trovare un successo del tutto immeritato per quanto fatto vedere sul campo, ma che, ad essere onesti, solo a loro poteva capitare di conseguire. Da anni la Juve vince in questo modo, colpendo l’avversario con una singola giocata e facendo leva su una forza che, più che nella tecnica, poggia proprio sugli equilibri psicologici. Gli uomini di Allegri sono l’esatto contrario del Napoli, che pure aveva dato prova di grande maturità in questa stagione. Difficile dire se il successo della diretta concorrente per lo scudetto possa avere influito sulla squadra.

Napoli-Roma, ora serve ripartire: niente è compromesso

A giudicare dalla rete in apertura di Insigne sembrerebbe di no, e poi mai gli azzurri si erano lasciati condizionare da fattori esterni. In tutto ciò non bisogna dimenticare i meriti della Roma, che ha fatto la sua onesta partita. I giallorossi hanno trovato il pareggio subito, in maniera fortunosa, ma poi hanno saputo reggere alla furia cieca del Napoli, che specialmente nel primo tempo ha bombardato la porta di Alisson. Archiviamo quella di Napoli-Roma di ieri come una serata storta. Ma l’applauso finale del pubblico è stato importante. I tifosi hanno capito che i calciatori azzurri ci hanno messo il solito impegno. Come ha detto Sarri, “ci sono stati 27 tiri in porta e solo 8 palle concesse in area”. Dopo 10 vittorie consecutive, nonostante questo ko non bisogna dimenticare che il primo posto è ancora del Napoli, nonostante la Juve abbia una gara in meno. Il campionato è ancora lungo e niente è compromesso.

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