Napoli, Brignola idea per il post-Callejon: è anche “simile” a Diawara…

Milano, stadio Giuseppe Meazza, minuto 12 del secondo tempo di Inter-Benevento. C’è un ragazzo con la maglia numero 99, gioca per gli stregoni e sta ripartendo dalla sua metà campo. Qualche metro, uno sguardo davanti a sé e poi un lancio di 30 metri sul piede di Coda, che per poco non faceva venir giù San Siro battendo Handanovic per il momentaneo 0-1. Quel ragazzo del lancio millimetrico si chiama Enrico Brignola e il 99 non è soltanto il numero di maglia, ma anche l’anno di nascita. Annata 1999, l’ultima pre-millennial. Un’annata niente male, a giudicare da Gigio Donnarumma, milanista e suo coetaneo. Milanista come Brignola, che sabato scorso stava giocando un personalissimo derby. Contro l’Inter e con l’Italia intera, che adesso non smette più di seguirlo. Da qualche settimana infatti si parla di Enrico Brignola in chiave mercato: piace un po’ a tutte le big, ovviamente anche al ‘suo’ Milan, ma magari non disdegnerebbe un bel trasferimento a una manciata di km di distanza da Benevento. Già, perché Brignola-Napoli è un’idea che non è ancora venuta fuori, ma che potrebbe essere piuttosto calda quest’estate, per tanti ottimi motivi.

Brignola Benevento
Enrico Brignola © Getty

Napoli-Brignola, un’idea niente male: il futuro vice-Callejon?

Brignola per il calciomercato Napoli? Non pensateci, per il momento è tutto assolutamente prematuro. Ma da un punto di vista tattico – e non solo – il giovane esterno di De Zerbi sarebbe un ottimo acquisto per Giuntoli, soprattutto un acquisto futuribile. Nativo di Caserta ma cresciuto a Telese Terme, il Benevento l’ha preso dal Valle Telesina nel 2001, quando aveva 12 anni, e lo ha accompagnato per tutto il percorso di crescita. Tranne un anno in cui lo ha prestato alla Roma, dove ha fatto una grande impressione su Bruno Conti, uno che di quel ruolo qualcosina ci capisce. Quale ruolo? Vi basti pensare che il suo idolo è Robben, ma in realtà vi basta guardarlo giocare: fin dalle giovanili beneventane ha sempre giostrato da esterno d’attacco o seconda punta, con grande spirito di sacrificio e doti importanti soprattutto in ripiegamento, che lo rendono un prospetto interessante nel ruolo in cui il Napoli adesso ha praticamente solo Callejon. E un discreto fiuto per il gol, visti i due già segnati in 8 presenze in A. Quello con la Sampdoria, con lui che arriva a rimorchio sull’assist di Coda, ricorda gli inserimenti dello spagnolo. Un anno di “master” con il numero 7 azzurro e magari può perfezionare anche quella scelta di tempo sul filo dell’offside che rende Callejon così unico. Brignola sarebbe sicuramente un acquisto da non fare per l’immediato, ma probabilmente un paio di stagioni in squadra o in prestito fra B e A lo renderebbero un elemento prezioso per Sarri, il futuro per la fascia destra. Con un altro aspetto interessante che, vista l’attuale situazione del Napoli, potrebbe essere piuttosto importante.

Napoli, Brignola “come Diawara”: un acquisto importante anche in chiave “vivaio”

Brignola per il Napoli sarebbe una gran bella idea. A guardarlo non sembrerebbe, vista la maturità che dimostra dentro e fuori dal campo, ma ha soltanto 18 anni. Nato l’8 luglio del 1999, la stagione in cui compirà 19 anni sarà la prossima, la 2018-19, quella che inizia il 1 luglio 2018. E per un procedimento che abbiamo già visto due anni fa col “caso” Diawara (nato il 17 luglio 1997), dopo 3 anni a Napoli Brignola dovrebbe diventare a tutti gli effetti un prodotto del vivaio azzurro. Così recita il regolamento della Figc in merito ai calciatori della lista “formati nel proprio vivaio”: Si intende, a termini di regolamento, che un giocatore si è formato in una squadra quando, tra l’età di 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e l’età di 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) sia stato tesserato a titolo definitivo per la squadra in questione per un periodo, anche non continuativo, di 36 mesi (o per tre intere stagioni sportive). Un motivo in più per acquistare un ragazzo che si è messo benissimo in mostra nelle ultime partite, dimostrando di potersi ritagliare un ottimo futuro in serie A. Dire se può diventare un campione è prematuro, ma le qualità per diventare un esterno “sarriano” ci sono. Con la possibile retrocessione del Benevento e col contratto in scadenza nel 2021 in estate la cessione potrebbe essere d’attualità: per il Napoli un’ipotesi da tenere sicuramente in considerazione.

di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)

 

 

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