Massimiliano Allegri, la Juventus e la stampa filojuventina non vogliono sentir parlare di ‘Scansopoli’. Proprio loro che hanno contribuito a coniare l’azzeccatissima parola ‘Scansuolo’ dopo tanti incroci più che favorevoli con il Sassuolo. Spesso, molto più che spesso, i tifosi del Napoli e non solo hanno avuto la sensazione che la compagine emiliana non opponesse troppa resistenza al cospetto del club bianconero. Una cosa avvenuta anche con gli arbitri in passato, e che francamente non si può proprio negare. Questa fama e questo timore reverenziale sono tipici dei grandi club, ma una volta sul campo l’etica sportiva e morale e la deontologia professionale di chi come lavoro fa il calciatore, imporrebbero di provare a lottare almeno fino a quando il risultato non risulterà compromesso.
Cosa che ad esempio il Sassuolo non ha fatto lo scorso 4 febbraio, quando perse per 7-0 in casa della Juventus. Ed altre volte era stato così: l’eccessiva mollezza mostrata aveva fatto si che si parlasse di Scansuolo e di Scansopoli. Salvo poi constatare che contro il Napoli le cose non andavano allo stesso modo. E questa difformità di atteggiamento i tifosi azzurri l’hanno notata da tempo anche affrontando altri avversari. L’Udinese ed il Bologna, tanto per dirne due: i loro tifosi hanno sempre mostrato una inspiegabile ostilità nei confronti dei napoletani. E nel rettangolo di gioco fino a tempi recenti le rispettive squadre davano tutto pur di contrastare gli azzurri.
Si ricorderanno Bologna-Napoli 3-2 del 6 dicembre 2015 ed Udinese-Napoli 3-1 del 3 aprile 2016. Come controparte bianconera ecco invece il già citato 7-0 della Juve sul Sassuolo (ultima di tanti altri successi ‘col tappeto rosso’ ed Udinese-Juventus 2-6 del 22 ottobre 2017. Paolo De Paola, direttore di Tuttosport, in un editoriale si è lamentato di una presunta mania di persecuzione messa in atto nei confronti della Juventus. Oggi poi, sempre ‘Tuttosport’ ha parlato di “riserve dell’Atalanta che ad inizio gennaio eliminarono il Napoli dalla Coppa Italia”.
Falso, perché Gasperini allora si affidò a 7 titolari e sole 4 riserve, molte delle quali tra l’altro giocano spesso, come Palomino, Cornelius e Gosens. Ma cosa avrebbero detto De Paola ed il suo giornale filojuventino se in campionato la squadra di Allegri si fosse trovata a giocare contro Gollini, Bastoni, Melengoni, Mancini, Haas, Rizzo, Vido, Rossi, Schmidt? Tanto per citarne alcuni. Tutti elementi sicuramente validi ma che all’Atalanta non sono titolari. E men che meno sono abituati a giocare insieme.
Allora il rinvio per neve di Juve-Atalanta giunge a pennello: come sottolineato da Allegri ieri in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Coppa Italia, non aver giocato in campionato ha cestinato ogni polemica. Ed allo stesso modo contribuirà a far si che a marzo, quando la gara verrà recuperata, l’Atalanta, senza più l’Europa League da dover disputare, si affiderà ad un undici il più vicino possibile a quello consueto. Gasperini permettendo. Per carità, la Juventus è forte, al punto da vincere anche quando non gioca bene. Il Napoli invece spesso si impone dominando l’avversario di turno, come nel caso del Cagliari, con una organizzazione impeccabile. Ma proprio per questo di Scansopoli non si può parlare nel caso degli azzurri, come qualche bianconero in televisione, sul web o sulla carta stampata ha provato a fare.
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