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Primavera Napoli, dalla Juve… alla Juve, Beoni come Sarri: inizio shock, poi pian piano i risultati

Gli azzurrini esultano (Foto Pagina Facebook “SSC Napoli Primavera”)

 

“Sono molto arrabbiato, gli abbiamo dato la possibilità di riaprire la gara. Se alla Juve dai la possibilità di tornare alta crei una situazione pericolosa. Ero nervoso perché non riuscivo ad alzare difesa e centrocampo”. Sembra di sentir parlare Sarri, e invece è Loris Beoni. Juventus-Napoli 2-3. La Primavera azzurra è riuscita a compiere una vera impresa, eppure Beoni ha avuto modo di criticare il suo Napoli evidenziando ciò che non è andato, ciò che lo ha fatto arrabbiare. E questo è un atteggiamento in perfetto stile Sarri: fuori i difetti quando si vince, fuori i pregi quando si perde. Evidenziare sempre ciò che non è sotto gli occhi di tutti perché così si può avere una percezione a 360 gradi della situazione. Atteggiamento che evidentemente dà ottimi risultati, come possiamo riscontrare noi stessi a leggere il tabellino della sfida di Vinovo. Il Napoli ha battuto la Juventus nella sfida del Campionato Primavera: i gol di Senese, Zerbin e Palmieri servono per archiviare la pratica e regalare agli azzurri un successo insperato. Che porta in calce la firma di Gianluca Gaetano, il talento più limpido delle giovanili azzurre e deus ex machina di diverse azioni pericolose, ma porta anche il timbro di Loris Beoni, che dopo un inizio tutt’altro che incoraggiante sta pian piano prendendo per mano gli azzurrini.

Napoli Primavera, l’exploit di Beoni e dei suoi azzurrini: una crescita costante

Una vittoria importantissima per il Napoli Primavera, che si trovava distante otto punti proprio dalla Juventus, piazzata all’ultimo posto disponibile per i play-off. La vittoria di Torino serve quindi per accorciare le distanze e dimostrare ancora una volta la crescita di questa squadra, che dopo l’esonero di Saurini ci ha messo un po’ a carburare. L’esordio di Beoni fu il peggiore possibile. Di fronte c’era proprio la Juve, che a Sant’Antimo si impose addirittura per 4-1. Ora però, con un intero girone di distanza, la musica sembra cambiata: la squadra sta iniziando a giocare davvero bene, a tenere il pallino del gioco come i senior e a divertirsi in campo. Si inizia a vedere davvero la mano di mister Beoni, che ha cambiato mentalità alla squadra e ora ne raccoglie i frutti. L’inizio, dicevamo, è stato poco incoraggiante, ma i risultati complessivi sono sempre più convincenti: in 16 partite 6 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, per un totale di 24 punti. Il modulo è rimasto il 4-2-3-1, ma sono cambiati i movimenti corali e la capacità di compattarsi in fase passiva. Non siamo ancora ai livelli di cantera spagnola, anche per il modulo differente, ma la filosofia sta andando sempre più in quella direzione. E questa è una bella notizia anche in chiave futura: se Sarri ha un suo uomo alla guida dei giovani e se il rendimento è così efficace vuol dire che presto si potrà pescare anche dalla Primavera senza paura.

Napoli, la Primavera per ora è un handicap rispetto alle big: con Beoni cambia la musica?

La questione, di fondo, è proprio questa. Sono anni che la Primavera del Napoli è il vulnus della prima squadra, anziché esserne un punto di forza. Basta dare un’occhiata alla lista del Napoli: i prodotti del vivaio sono soltanto due e sono Insigne e Sepe, di una generazione anche parecchio lontana dalla Primavera attuale. Per il momento nessuno dei ragazzi a disposizione di Beoni è riuscito ancora a fare il salto di qualità, e anche il mercato finora ha aiutato poco. Zerbin e Mezzoni sembrano prospetti interessanti ma ancora acerbi, Scarf e Senese stanno “assaggiando” la prima squadra ma con pochissime prospettive di esordire. Qualche speranza in più, ma non a strettissimo giro, ce l’hanno Gianluca Gaetano e Ciro Palmieri, due 2000 che mostrano anche la crescita in tal senso del “progetto giovani” azzurro. Dai millennials in poi la musica può cambiare, e ce lo auguriamo davvero: avere un bel serbatoio dalla seconda squadra è una tappa indispensabile per diventare ancora più grandi.

 

Antonio Papa

Giornalista pubblicista dal 2010, "fratello maggiore" di tanti redattori del network, autore di trasmissioni televisive. In TvPlay sono, insieme a Claudio Mancini, il conduttore di FantaTvPlay, di "Chi Ha Fatto Palo" e di altri format creati da noi. Sono una persona che ha fatto della scrittura la sua ragione di vita, coronando un sogno che avevo fin da bambino. Il mio motto è “lavorare seriamente senza mai prendersi sul serio”. Cerco di trasmettere la mia passione e il mio entusiasmo alle persone che lavorano con me: quando ci riesco… ci divertiamo!

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