Cagliari-Napoli, il gesto dell’ombrello di Fonseca nel 1993

L’eliminazione in Europa League contro il Lipsia brucia parecchio, ma il Napoli è già proiettato al prossimo impegno in campionato. Lunedì sera i partenopei affronteranno il Cagliari per la 26/a giornata di Serie A. Il rapporto con la squadra sarda non è mai stato dei migliori anche a causa dell’esultanza provocatoria in direzione della Curva Nord da parte dell’ex di turno Daniel Fonseca nel 1993.

Cagliari-Napoli, l’ultima sconfitta risale al 2009

Il Napoli cercherà così di raggiungere a tutti costi il suo obiettivo primario, ma gli azzurri dovranno continuare a fare risultato anche in casa del Cagliari. Nelle ultime sei sfide in Sardegna gli azzurri hanno incassato soltanto un gol (21 dicembre 2013 1-1) disputando complessivamente 31 partite (7 vittorie, 15 pareggi e 9 sconfitte). Quattro dei sette trionfi complessivi degli azzurri sono arrivati negli ultimi sette anni: 10 novembre 2010 – 0-1 (90+4′ Lavezzi); 26 novembre 2012 – 0-1 (73′ Hamsik); 19 aprile 2015 – 0-3 (24′ Callejon, 46′ autogol Balzano, 59′ Gabbiadini) -11 dicembre 2016 – 0-5 (34′, 69′, 72′ Mertens, 45′ Hamsik  51′ Zielinski).

Cagliari-Napoli, l’ex Fonseca e il gesto dell’ombrello

Sbarcato in Sardegna dall’Uruguay nel 1990 Daniel Fonseca vestì per due stagioni la maglia del Cagliari andando a segno ben 17 volte in 50 partite con i rossoblu. Il suo trasferimento al Napoli nell’estate del 1992 fu considerato dai tifosi sardi un vero e proprio tradimento e così il suo ritorno a Cagliari non fu dei migliori. L’uruguaiano fu accompagnato da fischi assordanti rimediando anche un espulsione. La vendetta è un piatto che va servito a freddo e così lo stesso Fonseca il 19 ottobre 1993 tornò a giocare in Sardegna con la maglia azzurra segnando una doppietta decisiva. Dopo la seconda rete l’ex Montevideo esultò in maniera veemente esibendosi in un volgare gesto dell’ombrello in direzione della curva Nord. Lo stesso uruguaiano svelò il motivo della sua esultanza al termine della partita:  “Non credo sia giusto essere accolto così, è già la seconda volta. Io credo di aver dato tanto al Cagliari e all’isola, come loro hanno dato a me. Ma io tante volte anche quando stavamo per retrocedere giocavo infortunato. Mi dispiace perché nel calcio devi essere sportivo però avete sentito tutto quello che mi hanno detto. Ho avuto una reazione così perché non credo di essermelo meritato”. Cagliari-Napoli già ribolle di passione.

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