Dopo due mesi torna anche per il Napoli l’Europa, questa volta meno nobile e blasonata rispetto a quella salutata mestamente in casa del Feyenoord. Contro gli olandesi l’ultima sfida di un girone di Champions da dimenticare, mentre giovedì sarà la volta dell’Europa League con i tedeschi del Lipsia a fare da ostacolo tra la truppa di Sarri e gli ottavi di finale. Il Napoli non ha infatti pescato benissimo dall’urna di Nyon in virtù della forza e dell’entusiasmo dei teutonici che solamente lo scorso anno hanno chiuso al secondo posto una Bundesliga dominata dal solito Bayern. Gli azzurri arrivano inoltre al primo round del San Paolo, che si terrà giovedì sera alle 21.05, con l’entusiasmo del primato in campionato smorzato leggermente dalle tante assenze che costringeranno giocoforza Sarri ad un massiccio turnover. Fuori Machach e Mertens per squalifica, out Chiriches e Ghoulam per infortunio, non ancora recuperato Milik ed ancora tutte da monitorare le condizioni degli acciaccati Hamsik e Raul Albiol.
Napoli, contro il Lipsia con le seconde linee
Contro il Lipsia appare quindi evidente come si tratterà di un Napoli quanto meno sperimentale. Tante le seconde linee che dovrebbero scendere in campo e che dovrebbero quindi guidare gli azzurri verso un obiettivo che non appare poi così concreto. La sfida al Lipsia di giovedì dirà infatti molto sulla reale volontà della truppa di Sarri di puntare all’Europa League. La seconda competizione europea di fatti non fa gola come la Champions sia dal punto di vista del blasone che dei guadagni, e potrebbe soprattutto rappresentare un ostacolo nella corsa allo scudetto di un Napoli focalizzato al 100% sul campionato. Il testa a testa con la Juventus al momento sembra essere la priorità per club, calciatori ed anche tifosi, motivo per cui un’eventuale eliminazione contro il Lipsia non sarebbe accolta con eccessivo dispiacere. L’intero gruppo azzurro non ha fatto mistero di puntare dritto allo Scudetto, e giovedì potremmo finalmente capire le reali ambizioni europee di un Napoli rimaneggiato ma ugualmente competitivo.