Tra qualche ora si disputerà l’ultimo incontro di questo sabato ricco di partite in Seria A. Si affronteranno in campo Lazio e Napoli allo stadio ‘San Paolo’. La squadra partenopea arriva a questo incontro poche ore dopo la brutta notizia del nuovo infortunio di Ghoulam e dopo la vittoria in trasferta contro il Benevento. Il club biancoceleste, invece, non sta vivendo un ottimo momento di forma dopo le due sconfitte consecutive contro Milan e Genoa e proverà a tutti i costi a portare a casa i tre punti. Per saperne di più sulla squadra capitolina, la redazione di NapoliCalcioLive.com ha raggiunto Giorgio Marota, giornalista del ‘Corriere Dello Sport’.
Che momento di forma vive la Lazio?
“La Lazio viene da due sconfitte di fila e se analizziamo i risultati si tratta del peggior momento della stagione. Contro questo Napoli, fuori casa, sarà durissima. Servirà un’impresa, anche se quella di Inzaghi è una squadra giovane e un po’ matta nel senso buono e simpatico del termine. Può vincere e perdere contro chiunque e lo ha dimostrato con la grande vittoria di Torino contro la Juventus. La Lazio non parte battuta, ma dovrà scalare una montagna”.
Quale reparto del Napoli reputa più pericoloso?
“Il Napoli è forte in tutti i reparti, anche se a differenza delle altre big ha la panchina corta. Non mi sento di condannare Sarri per le scelte che ha fatto fin qui, anche perché ha avuto ragione lui, però credo che il tecnico faccia poco affidamento sulle riserve perché egli stesso non le reputa all’altezza. Se la Juve facesse una seconda squadra con la panchina potrebbe lottare anche con questa formazione per lo scudetto. Il Napoli no. Ha 12-13 giocatori straordinari, soprattutto lì davanti. Callejon-Mertens-Insigne è un attacco da top club europeo”.
Un aggettivo per descrivere Sarri e Inzaghi?
“L’aggettivo per Sarri credo sia idealista, ovviamente in senso positivo. È uno dei pochi in Italia che segue un’idea di calcio e la porta avanti. Lo ha fatto a Empoli, dove forse era più facile per la tranquillità dell’ambiente, ma lo ha confermato in una delle piazze più difficili come Napoli. Le sue squadre si riconoscono: giocano il miglior calcio, attaccano, curano l’aspetto estetico di questo sport. Per Inzaghi invece scelgo stratega. Lui è il migliore in Italia nel preparare le partite e studiare l’avversario. È metodico, durante la settimana vede i dvd degli avversari per ore e ore. I suoi giocatori lo adorano perché è carismatico e preparato”.
Con quale modulo e formazione scenderà in campo oggi la lazio?
“La Lazio quest’anno ha una chiara identità ed è quella del 3-5-1-1, con Luis Alberto trequartista dietro a Immobile. La formazione è la migliore possibile per Inzaghi, con Strakosha in porta, difesa a 3 con Wallace-De Vrij e Radu. A centrocampo giocano Marusic, Milinkovic, Leiva, Parolo, Lulic. Milinkovic e Lulic tornano dalla squalifica e sono due recuperi fondamentali per i biancocelesti, mentre non ci sarà Felipe Anderson messo in punizione per la brutta litigata con Inzaghi dopo Lazio-Genoa. Il tecnico e il brasiliano sono quasi venuti a contatto in un dopo partita molto caldo. Credo che comunque il problema sia già rientrato, ma la società doveva dare un segnale e lo ha fatto con puntualità”.
A cura di Danilo Conforti (Twitter: @Danilo322)
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