Il Milan per dimenticare la sconfitta di Udine. La Primavera del Napoli scenderà in campo domani alle ore 15 (diretta su Rai Sport contro la squadra rossonera allenata da Alessandro Lupi, subentrato a fine novembre a Gennaro Gattuso passato in Prima squadra. Nelle ultime cinque gare gli azzurrini di Beoni hanno collezionato due vittorie e due pareggi uscendo così dalla pericolosa zona retrocessione, mentre il Milan è reduce dall’entusiasmante qualificazione in finale di Coppa Italia. In campionato la squadra di Lupi è attualmente quinta a pari punti con la Fiorentina (30), mentre il Napoli si trova momentaneamente all’undicesimo posto con 20 punti. Una vittoria potrebbe ridurre il divario tra le due compagini pronte alla gara di domani come svela anche l’account Twitter della Serie A con i giovani partenopei Gaetano, Zerbin e Otranto che si sfidano a colpi di palleggi. Ecco le probabili formazioni:
Napoli (4-2-3-1): Schaeper, Schiavi, Senese, Esposito, Scarf, Basit, Otranto, Mezzoni, Gaetano, Zerbin, Palmieri.
Milan (4-3-3): Cavaliere, Bellano, Bellodi, Gabbia, Llamas, Capanni, El Hilali, Pobega, Brescianini, Dias, Forte.
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Calcio, tennis o ping-pong? I ragazzi del @sscnapoli mettono in mostra le loro abilità in vista del match con il @acmilan! Otranto, Zerbin e Gaetano lanciano la sfida: accetteranno i rossoneri?
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— Serie A TIM (@SerieA_TIM) 9 febbraio 2018
Napoli, il Milan modello da seguire
Da Calabria a Donnarumma passando per i vari Cutrone e Locatelli: sono tanti i giovani rossoneri già affermati in Serie A a differenza del Napoli che stenta a lanciare giocatori in massima serie. Secondo la statistica pubblicata de “Il Corriere dello Sport” sono soltanto sedici i calciatori cresciuti nel vivaio azzurro che militano oggi tra serie A e serie B. E, invece, per scoprire nuovi talenti della Primavera del Milan abbiamo contattato Pasquale La Ragione, giornalista di Milanlive.com, sempre molto attento alle dinamiche rossonere: “Quest’anno tutto è iniziato grazie al lavoro di Gattuso che aveva incominciato ad optare un 4-3-3, ma dopo le pesanti sconfitte iniziali contro Sassuolo e Inter, cambiò sistema di gioco passando al 3-4-3 che diede fin da subito i propri frutti. Da lì la squadra ha iniziato ad ingranare collezionando una serie di risultati utili consecutivi che hanno portato così Gattuso a sostituire Montella. Con Lupi il modulo non è fisso, ma l’allenatore dei rossoneri varia dal 4-3-3 al 3-4-3 in base alla partita. El Hilali, classe 1998 e capitano, è il fulcro della squadra. Se gioca con 3-4-3 lui si abbassa in difesa come centrale per impostare il gioco dalle retrovie. Cambia poco, il sistema è quello. L’identità è quella di Gattuso, proprio a livello di personalità l’ha formata lui prima di passare in Prima Squadra. Lupi sta proseguendo il lavoro dell’allenatore calabrese. Il Milan investe tantissimo nel settore giovanile, non solo nella Primavera. Loro investono molto per preparare gli allenatori lavorando anche sulla psicologia del calciatore come ha svelato Filippo Galli in una recente intervista. Facendo questi investimenti sono portati a dare maggiore attenzione alla Primavera e alle altre squadre delle giovanili. Sanno che c’è un lavoro molto approfondito e così se, il giovane è pronto, gli danno una chance in Prima squadra”. Poi, uno sguardo sui talenti rossoneri già pronti per la Serie A: “Raoul Bellanova, classe 2000, si è allenato già in Prima squadra sia con Montella che con Gattuso: è stato convocato anche nell’ultima trasferta di Udine. Terzino destro, adattabile anche a sinistra: è simile a Conti, ma è fisicamente strutturato. Ha una struttura fisica incredibile, ha corsa e forza. Prima o poi lo vedremo debuttare in Serie A. El Hilali, classe 1998, è il capitano del Milan ma è già fuori-quota: è l’elemento più esperto della squadra. Tecnicamente è bravo, ma non penso possa fare strada con la squadra rossonera. Poi c’è Riccardo Forte, attaccante classe 1999, che è anche un giocatore interessante e che ha messo a segno 6 gol in 17 partite”.
Napoli, Galli spiega il modello Milan
Filippo Galli, responsabile settore giovanile del Milan, ai microfoni de “Il Corriere dello Sport” ha svelato i segreti della società rossonera spiegando il percorso di formazione con i giovani: “Formare giocatori per la prima squadra è arduo, formare professionisti da immettere nel sistema è più facile ma servono anche quei profili, utili in chiave mercato. Forse siamo stati aiutati, paradossalmente, da un periodo in cui il club ha investito di meno nelle squadre giovanili: da 4-5 anni non abbiamo inserito giocatori e questo ci ha permesso di lavorare con più attenzione sulla metodologia di lavoro che ha portato frutti importanti. Il talento del giocatore, che però deve essere accompagnato nel suo percorso di crescita: una delle condizioni è il contesto in cui si lavora. E poi è anche importante un allenatore che dia fiducia ai giovani: Allegri, Mihajlovic, Montella e ora Gattuso lo hanno fatto. Al Milan abbiamo cercato di lavorare con più attenzione, unendo alla selezione dei calciatori il metodo di lavoro sul campo. Lo scouting parte intanto dalla rete delle scuole calcio, quasi cento su tutto il territorio”. Infine, Galli ha rivelato nel dettaglio il loro metodo per scovare giovani talenti: “Abbiamo 15 scout per l’Italia e 25 solo per la Lombardia. Investiamo sulla formazione dei nostri tecnici e di tutti i componenti dello staff: dai preparatori atletici ai tutor, tutti devono capire quali sono i nostri principi calcistici. Lo psicologo da noi deve conoscere Freud ma anche i sistemi di gioco. E’ il nostro metodo integrato”.