Finta di corpo per liberarsi della marcatura, tocco di destro e pallonetto a scavalcare il portiere. Magia da beach soccer. Calcio champagne firmato Mertens… brasiliano per l’occasione. Dal Vigorito a una spiaggia di Copacabana – in un sforzo di fantasia – che lo catapulta dalla fredda Benevento al caldo Sud America. Chiamatelo pure Driesinho. Gol capolavoro e prodezza da ricordare. Che poi da uno come lui te l’aspetti, le giocate da fuoriclasse non sono certo una sorpresa. Al San Paolo, nel 2016, contro il Torino, Mertens ha già firmato il tabellino con una magia simile. A settembre contro la Lazio l’ha fatto ancora: gol in pallonetto, da più lontano e pure più bello degli altri due. Marchio di fabbrica. Contro il Benevento poco prima ci ha provato anche l’altro brasiliano del Napoli, per estro e giocate, Lorenzo Insigne, a fare gol così. Traiettoria disegnata dal limite dell’area e palla che si stampa sulla traversa. Idea rubata dal belga qualche minuto dopo ed esecuzione perfetta stavolta. Quattro reti in tre gare: magico Mertens. L’astinenza dal gol è ormai alle spalle. Al Vigorito è stato poi Hamsik al 47′ a chiudere i conti: Benevento sconfitto per 2-0. Buona comunque la prova degli uomini di De Zerbi che hanno dimostrato di non essere la stessa squadra scesa in campo nella gara d’andata del San Paolo, finita 6-0 per il Napoli.
Sono 60 punti in 23 partite: è il miglior Napoli di sempre. Più 12 rispetto allo scorso anno. Azzurri in vetta, protagonisti di una cavalcata storica. Gioia. Per i record e per la vittoria col Benevento. Alegria, per dirla in portoghese. Leggermente smorzata però a causa del colpo alla caviglia sinistra subito da Mertens. Fallo di Djimsiti sul belga a metà del secondo tempo e giocatore costretto a lasciare il terreno di gioco dopo aver provato a stringere i denti. Subito apprensione per i tifosi del Napoli: nelle menti gli incubi dei lunghi stop di Ghoulam e Milik e la paura di non aver nessuna alternativa di ruolo a disposizione per sostituire Mertens. Per fortuna, non dovrebbe essere nulla di grave: solo una bella botta. Dall’ambiente filtra ottimismo. Si spera che Mertens possa tornare al 100% già per la prossima gara contro la Lazio al San Paolo. Lì, nella sua Napoli, che non è Copacabana, ma che come il Brasile vanta una sconfinata passione per il calcio. In città, Dries per tutti è Ciro, ma quando segna come contro il Benevento… perla rara. Belga di nascita, napoletano nel cuore (e nel soprannome), dopo Torino, Lazio e Benevento anche brasileiro per i gol in pallonetto. E allora, chiamatelo pure Driesinho.
Di Oscar Maresca (Twitter @MarescaOscar)
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