Il West Ham, squadra dove militano alcuni ex giocatori del campionato italiano come Angelo Ogbonna e Joao Mario, e che nell’estate del 2009 affrontò il Napoli in una amichevole precampionato (1-0 per gli azzurri, segnò Fabio Quagliarella) si trova nell’occhio del ciclone a causa di quanto avvenuto per colpa di un suo dirigente sportivo. Si tratta di Tony Henry, capo degli osservatori e responsabile del mercato del club londinese che milita da tempo in Premier League. Questi ha dato disposizione in una serie di email di non acquistare calciatori di nazionalità africana nella sessione di calciomercato invernale conclusasi ieri, in quanto a suo dire creerebbero solamente problemi e mostrano spesso problemi di adattamento al calcio inglese, oltre che portare inconvenienti fuori dal campo.
Le email sarebbero state spedite ad altri colleghi ed agenti sportivi, e con le stesse si è voluto informare del fatto che il West Ham non sarebbe stato interessato a questa tipologia di atleti. Il tutto è nato dopo che Henry aveva bocciato l’offerta di un procuratore che aveva proposto un giocatore camerunense. Henry ha risposto dicendo che non era abbastanza forte per il club, inoltre “non vogliamo altri africani in rosa”.
West Ham, il club smentisce il proprio dirigente: “Gli africani e non solo sono i benvenuti qui”
Il diretto interessato si è difeso dicendo di aver seguito delle precise disposizioni societarie, difendendosi da qualsiasi accusa di razzismo ed adducendo soltanto a motivazioni comportamentali e di ambientamento. Ma la dirigenza del West Ham ha negato tutto e ha sospeso il proprio dipendente, annunciando che è stata aperta una inchiesta interna in merito. “Il West Ham non tollera alcun tipo di discriminazione e ha agito rapidamente per la gravità delle parole – si legge in una nota ufficiale diffusa nelle scorse ore dalla società di Londra – nella nostra famiglia, indipendentemente da sesso, età, razza, religione e orientamento sessuale, tutti sono benvenuti e ben accolti. Il club non farà ulteriori commenti fino a quando l’inchiesta non sarà conclusa”. Sui giocatori africani od originari di quelle parti non la pensa così il Napoli per fortuna, vista la presenza dei vari Ghoulam, Ounas, Koulibaly e Machach.