Come nel puzzle, un tassello tira l’altro e tutti interagiscono fra loro per completare il disegno iniziale. Così è in questo momento il calciomercato Napoli, un piano brillante che, piano piano, inizia a prendere forma così come è stato progettato dopo il clamoroso “no” di Simone Verdi. Visite mediche e poi firma per Amin Younes, che da solo probabilmente non avrebbe spostato troppo gli equilibri. Al Napoli serviva altro, o almeno “altro” è ciò che ha chiesto Sarri anche pubblicamente. E allora ecco che la mossa Younes va vista in un quadro più ampio, strettamente legata all’affare Politano a completare quello che probabilmente era il progetto iniziale di Giuntoli e Sarri. Non nei nomi, certo, perché si aspettava il jolly Verdi, ma sicuramente nei ruoli.
E così, se tutto va bene, il puzzle sta per completarsi. La corte, serrata, al Sassuolo per Politano sta finalmente arrivando a dama: decisiva la volontà del calciatore, che sta spingendo – e molto – per vestire la maglia azzurra. Venti milioni più il prestito di Ounas per quello che sarà a tutti gli effetti il vice-Callejon. Lo ha chiesto Sarri, perché in lui vede caratteristiche tecniche e soprattutto tattiche non comuni, simili appunto a quelle del suo numero 7. Ma prima di completare andava riempita la casella lasciata scoperta dal giovane algerino: quella del talento fresco e un po’ anarchico, il dribblomane in grado di cambiare la partita in corsa con le sue accelerazioni brucianti. Ounas era considerato un po’ troppo acerbo per il Napoli, quindi va a crescere in provincia e al suo posto arriva un calciatore simile a lui ma sicuramente più maturo e più esperto. Ecco allora Younes, che completa la batteria di attaccanti a disposizione di Sarri. Se va in porto l’affare Politano il quadro lì davanti è davvero completo, e la cessione di Giaccherini libererà anche l’unico posto in lista che serve, visto che l’altro era libero da settembre. Ora, con la (intelligente) partenza di Maksimovic, manca solo un difensore. Se fosse un centrale in grado di disimpegnarsi anche sulle fasce il puzzle sarebbe completo: a quel punto il Napoli avrebbe di fatto squadra A e squadra B e potrebbe essere in grado di giocarsi tutto, fino alla fine, senza fare calcoli. Campo e mercato, squadra, allenatore e dirigenza: tutti uniti per un solo obiettivo, senza più punti interrogativi.
di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)
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