AMARCORD (stagione 86/87) – Atalanta-Napoli 0-1: da Giordano a Mertens, la profezia di Bergamo

Da Bergamo a Bergamo. Storia di uno scudetto conquistato, il primo, quello storico, e di uno scudetto oggi inseguito. Ai tempi fu Giordano, ieri è stato Mertens. Atalanta-Napoli, ventunesima giornata, stagione 1986/1987 e 0-1 per gli azzurri. Atalanta-Napoli, ventunesima giornata, stagione 2017/2018 e 0-1 per gli uomini di Sarri. La profezia di Bergamo. Buon auspicio anche per i giorni nostri? Chissà. Non è la prima volta che i risultati di una gara della stagione tricolore combacino con quelli di quest’anno: è già successo contro Inter, Milan, Roma e Juventus. L’ 86/87 fu l’annata del primo Tricolore per il Napoli: in panchina era seduto Ottavio Bianchi, mentre in campo c’erano fra gli altri anche Maradona, Giordano, Bagni, De Napoli. Oggi i nomi sono diversi, ma la speranza di vincere a fine stagione è la stessa.

Atalanta-Napoli 0-1, azzurri di Bianchi padroni indiscussi del campionato

Quello che superò l’Atalanta nella ventunesima giornata dell’86/87 era un Napoli primo in classifica da novembre. Così come ieri, anche in quell’occasione superare i bergamaschi non era semplice. Nonostante la Dea non fosse una squadra top in quella stagione (i nerazzurri scesero in B poi a giugno), lo stadio atalantino era considerato davvero ostico per gli azzurri soprattutto per il tifo caloroso e spesso sregolato. Un esempio fu la corsa di Maradona con il capo basso, a fine partita, verso il tunnel degli spogliatoi sommerso dal lancio di oggetti provenienti dagli spalti. I nerazzurri provarono a rendere le cose difficile al Napoli in partita, ma dopo un palo di Magrin, gli azzurri riuscirono a passare in vantaggio grazie alla rete di testa firmata Giordano e arrivata sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Non fu una gara entusiasmante dal punta di vista del gioco, ma non poteva che essere così considerando che a fronteggiarsi c’erano due compagini che non avrebbero mai voluto perdere. Maradona fu ben marcato da Prandelli e il D10S dovette ripiegare il suo apporto solo durante le azioni di contropiede. Dopo i tre punti conquistati a Bergamo, nell’ambiente tutti parlavano di scudetto, vista anche l’inferiorità delle avversarie rispetto allo strapotere del Napoli. Bianchi cercò comunque di trasmettere l’idea ai suoi di restare coi piedi per terra e continuare a vincere, senza preoccuparsi dei risultati delle inseguitrici. Il primato in classifica fu conquistato dal Napoli a novembre e mai perso fino alla fine della stagione. Solo in primavera fu messo a serio rischio quando Milan e Roma provarono a farsi sotto. A giugno poi arrivò lo scudetto e successivamente anche la Coppa Italia dopo la doppia vittoria in finale proprio contro l’Atalanta. Era un Napoli forte che dava spettacolo e difficile da imbrigliare. Un po’ come quello di oggi allenato da Sarri. Che la profezia di Bergamo porti fortuna anche nel 2018… speriamo.

Di Oscar Maresca

Ecco il video della gara fra Atalanta e Napoli, stagione 1986/1987:

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