Il caso relativo al rifiuto di Simone Verdi al Napoli ha fatto molto discutere nei giorni scorsi, dopo che la società azzurra aveva messo in atto un lungo inseguimento al trequartista del Bologna, durato diverse settimane. Tra il club di Aurelio De Laurentiis e la società emiliana c’era già anche un accordo di massima che avrebbe previsto il versamento nelle casse di quest’ultima di oltre 20 milioni di euro più bonus. E quest’oggi l’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’ ha diffuso delle dichiarazioni di Giovanni Branchini, procuratore che collabora con Davide Lippi e Donato Orgnoni (quest’ultimo agente effettivo dello stesso Verdi). Branchini aveva parlato ieri a Radio Deejay definendo inaccettabili le critiche ricevute dal calciatore per aver intrapreso una precisa scelta in carriera: “Chi vi dice che Verdi non abbia già firmato con il Napoli per il prossimo mese di giugno? Lui ha preferito proseguire la stagione al Bologna, ritenendo più proficuo non optare per un cambiamento a gennaio, prima di approdare in un grande club”.
Calciomercato Napoli, Branchini difende Verdi: “Assurdo non capirlo”
Branchini riferisce anche che il 26enne lombardo ha detto di no ad una proposta di ingaggio che era il triplo di quello da 600mila euro che percepisce attualmente al Bologna: “Lo ha fatto fornendo immediatamente una risposta, non comprendere la sua decisione è qualcosa di assurdo, specialmente oggi dove nel mondo del calcio vengono prese scelte di vita e professionali quasi sempre sbagliate ed affrettate, spesso per seguire la scia mediatica. Non è scritto da nessuna parte che il treno Napoli non passerà più, Verdi è dotato di grandi qualità e si esprimerà al top fino ai 35 anni”.