Dries Mertens. Ciro, per i napoletani. Grande, per i tifosi azzurri e non solo per loro. Da non confondere con l’altro Ciro il Grande (quello vero, per la storia), imperatore e fondatore dell’impero persiano. Imparagonabili, il celebre personaggio storico e Mertens, ma a sentir parlare i napoletani sembra quasi che Dries sia davvero un conquistatore. Non persiano ma belga, arrivato nel capoluogo campano da diamante grezzo e all’improvviso esploso grazie all’altro Grande di Napoli, mister Sarri. Sono 34 gol in 46 presenze stagionali lo scorso anno per Mertens: a metà gennaio 2017 il belga era a quota 16 centri. Ad oggi, gennaio 2018, le reti sono 14. Ma in campionato Mertens non gonfia la rete dal 29 ottobre contro il Sassuolo. Poi 85 giorni, 845 minuti di astinenza dal gol: dati da provare ad invertire già domani contro l’Atalanta. Nel mezzo, l’attaccante azzurro ha comunque realizzato un gol contro lo Shakhtar in Champions a novembre e uno proprio contro l’Atalanta nella sfortunata gara di Tim Cup del 2 gennaio.
Ciro Mertens da quando gioca al centro dell’attacco del Napoli è rimasto piccolo solo di statura, perché le sue prestazioni sono da vero, grande, numero nove. La sfida in programma domani a Bergamo contro l’Atalanta potrebbe essere l’occasione giusta per il belga di rompere l’incantesimo negativo e tornare al gol. Un dato è dalla sua parte: 8 reti negli anticipi delle 12:30 per Mertens. Nessuno come lui in campionato da cinque anni a questa parte. Lunch-Mertens. E allora i motivi per definirlo Grande, davvero non si contano. Che poi in questo lungo digiuno da gol in A, Mertens ha servito tanti assist decisivi per i compagni: contro Milan, Torino e Sampdoria per citarne alcuni. Il ritornello degli ultimi mesi è: gol del Napoli, assist di Mertens… Ciro. “Mi chiamano così perché amo Napoli e sono sempre in giro”, ha spiegato l’attaccante in un’intervista. Domani contro l’Atalanta però non si giocherà nella sua Napoli, ma nella fredda Bergamo. Allo stesso modo, nessuna paura e massima concentrazione: un’ottima occasione per sfatare il tabù e ritornare al gol. Magari anche con la spinta dei tifosi, pochi allo stadio per il divieto ai residenti in Campania, ma in tanti davanti alla tv per tifare: “Forza Ciro, gonfia la rete”.
Di Oscar Maresca (Twitter: @MarescaOscar)
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