Ieri Ghoulam, oggi Koulibaly, e prima di loro tanti altri azzurri. La voglia di compiere un’impresa è palpabile dalle parti di Castel Volturno, e mai come quest’anno il Napoli vuole vincere ed entrare nella storia. L’obiettivo è lo scudetto ed oramai lo sanno anche i morti al cimitero che si persero già qualcosa di straordinario circa trent’anni fa. “Il vero top player del Napoli è il gruppo”, dice Koulibaly nella sua intervista rilasciata oggi a ‘La Gazzetta dello Sport’, e non è la sola cosa significativa che è possibile captare dal possente difensore senegalese: “Vogliamo dimostrare che è possibile vincere anche con il bel gioco”. Una bordata neanche tanto velata alla Juventus che vince ed annoia. Annoia perché “contro il Napoli quando le capita di segnare si schiera in undici dietro al pallone a difesa del risultato”, dice ancora Koulibaly. Ma ora i tempi per sovvertire l’egemonia dei bianconeri che vincono esprimendosi spesso così così in campo sono arrivati.
Napoli, devi vincere per il bene del calcio
Non ci troviamo più nella situazione di dover dire che il Napoli “può farcela”. Il Napoli “deve farcela” semmai. Perché riuscire a riconfermare in blocco tutto il gruppo che già c’era l’anno scorso e prima ancora in buona parte sarà un qualcosa che difficilmente Aurelio De Laurentiis riuscirà a fare. Per un motivo o per un altro qualcuno di importante andrà via. Già non ci sarà più Pepe Reina l’anno prossimo, e cambiare il leader della difesa e dello spogliatoio è cosa ardua alla quale far fronte. Per chiunque arriverà al suo posto, specie dal punto di vista caratteriale, ci vorrà del tempo prima di riuscire ad eguagliare lo spagnolo per importanza. Ma la grossa rassicurazione arriva dal fatto che per l’appunto, al Napoli è il gruppo che conta, assieme all’insieme di valori che i ragazzi di Maurizio Sarri hanno saputo fare propri. “Vincere in maglia azzurra è diventata una ragione di vita” ha detto due giorni fa Ghoulam. E servirà sempre gente che la pensi così ora, altro che Verdi.