Per tutti quelli che: “Hamsik non vede la porta”, 4 gol in stagione di cui 3 consecutivi. Per quelli che: “Il record di Maradona lo sta condizionando negativamente“, primato eguagliato e superato in due partite. Per quelli che: “Sarri dovrebbe togliere Hamsik e lasciarlo un po’ in panchina“, niente di più sbagliato. Forse proprio le tante sostituzioni a metà del secondo tempo hanno permesso allo slovacco di avere più energie degli altri in questo momento delicato della stagione. Per quelli e per tutti gli altri Hamsik è leggenda e grazie alla sua ultima rete contro il Crotone, il Napoli si è laureato campione d’inverno. Benvenuti a Napoli, benvenuti nel regno di capitan Hamsik.
Napoli, nel segno di Hamsik
Un periodo di forma non ottimale è comune a tutti i giocatori. La fortuna di una squadra sta nell’aiutarsi a vicenda e nell’essere decisivi quando qualcuno dei compagni non riesce ad esserlo. Il Napoli ha aiutato Hamsik nel momento del bisogno e adesso Hamsik si è caricato il Napoli sulle spalle portandolo dritto dritto al titolo virtuale di metà campionato, che concretamente vale poco o nulla, ma psicologicamente è una buona soddisfazione. Un po’ come quando mangi metà di un dolce che ti piace e vorresti subito addentare l’altra metà. Fra il Napoli di Hamsik e di Sarri e l’altra metà del dolce ci sono altre 19 giornate da affrontare con la fame agli occhi. Tutti proveranno a sottrarre agli azzurri quel piatto che adesso hanno tra le mani, ma tenerselo stretto conterà davvero tanto. E ricordiamocelo che tutto dipende dal Napoli, sia nei periodi bui che quasi sicuramente arriveranno, che durante qualche calo fisiologico di Hamsik e i suoi. Non conta sbagliare, conta vincere quando serve per zittire i detrattori. Per tutti quelli come noi che: “Avanti Napoli, Marek è uno di noi”.