“L’obiettivo del Napoli? Tornare da Crotone con i 3 punti“. Non ha dubbi Jorginho nell’intervista concessa all’edizione di oggi de ‘La Repubblia’. Il regista azzurro è concentrato solamente sul presente e sull’impegno odierno della squadra, e lo stesso vale per i compagni: “Nessuno ha distrazioni di alcun tipo, tutti sono determinati solo sul momento attuale e deve essere così. La favorita per lo scudetto è e resta la Juventus: i bianconeri hanno un gruppo fantastico e sono reduci da sei tricolori vinti consecutivamente. Oggi in Calabria il Napoli troverà un avversario coriaceo che dispone di un campo molto caldo, serviranno personalità ed organizzazione di gioco”. Jorginho parla anche di altri aspetti, come ad esempio l’eventuale record di 99 punti conseguiti nell’anno solare 2017, che verrebbe centrato in caso di vittoria: “Sarebbe il coronamento di un lavoro fantastico, tutto questo indica che siamo sulla strada giusta per portare il Napoli a vincere qualcosa di importante, senza smettere mai di crescere”.
Napoli, Jorginho entusiasta del gruppo: “Uniti si vince”
Il Napoli è primo praticamente da quattro mesi, eccettuando qualche settimana in cui la vetta della classifica di Serie A è stata appannaggio dell’Inter. Come la vive il gruppo azzurro questa situazione? “Con spensieratezza e senza pressione – rivela Jorginho – l’amarezza per essere stati eliminati dalla Champions League è passata presto, ma ci è servita per capire bene gli errori commessi. Le cose negative vanno cancellate immediatamente”. A livello personale la stagione di Jorginho è ottima, come lui stesso afferma: “Penso che questa sia la mia migliore annata di sempre, ho trovato maggiore autostima, sono contento di aver guadagnato la stima di compagni, allenatore, società ed anche tifosi. Nel Napoli sono il calciatore che tocca più palloni in una partita, poi fuori dal campo sono amico con tutti. Il nostro gruppo è diventato molto coeso, e parlo anche di chi non gioca. È anche così che si vincere”.
Sulla cittadinanza italiana e l’esordio con la Nazionale: “Mi sono sempre sentito italiano, in particolar modo dopo essere diventato cittadino italiano. I miei bisnonni erano del Veneto, ho ritrovato le mie radici. Per l’Italia ho dato tutto, e ho cercato di sfruttare la possibilità che finalmente Ventura mi ha offerto. Con lui il rapporto è stato normale alla fine, cantare l’inno di Mameli è stata una grande emozione”. Il feeling con Sarri è al top: “C’è molta condifenza. E il suo calcio è perfetto per me. Il nostro leader è Reina e non si discute. I più forti della rosa invece sono Insigne, Mertens, Hamsik e Koulibaly, ma non in quest’ordine”. Infine nessun dubbio: “Io sono il più simpatico del gruppo assieme ad Albiol“.