CHIAVE TATTICA – Poca qualità nel Crotone, attenzione alle transizioni

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La chiave tattica (Grafica di Giorgio Bruno)

Domani sera all’Ezio Scida andrà in scena l’ultima sfida del girone d’andata di Serie A tra Crotone e Napoli. Dal suo arrivo in Calabria Walter Zenga ha cambiato due sistemi di gioco passando dal 3-5-2 al 4-3-3 con il tridente offensivo composto da Trotta, Budimir e Stroian. All’Olimpico contro la Lazio il Crotone ha tenuto per un tempo, poi i biancocelesti hanno calato il poker evidenziando tutti i limiti del reparto arretrato della squadra dell’ex allenatore della Sampdoria. Il Napoli, invece, è tornato sui propri livelli e per fermarlo servirà una partita di intensità e di grande applicazione.

Napoli, Sarri si fida dei propri uomini

Maurizio Sarri dovrà fare a meno soltanto di Mario Rui, squalificato dopo l’espulsione contro la Sampdoria. Al suo posto giocherà Hysaj spostato sulla fascia sinistra con l’inserimento dal primo minuto sul versante destro di Christian Maggio. Fin dai primi minuti di gioco la squadra azzurra cercherà di imporre il proprio gioco, ormai cucito alla perfezione sui calciatori del Napoli dall’allenatore toscano. La difesa altissima, i continui movimenti degli interni ad inserirsi nella retroguardia avversaria con e senza palla e, infine, i continui cambi di gioco (lato forte/lato debole) fanno sì che i partenopei siano temibili da parte di tutte le squadre italiane. Il Napoli dovrà così temere, oltre all’effetto Ezio Scida, stadio molto caloroso, i possibili contropiedi del Crotone che potrebbero mettere in difficoltà gli azzurri grazie alla velocità e alla rapidità dei propri calciatori.

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