ACQUA AZZURRA – Pallanuoto-mercato, perché no?

Dopo le feste natalizie, mentre tutto è pronto per il brindisi d’ingresso nel nuovo anno, il mondo del calcio si prepara per il consueto mercato riparatore di gennaio. Una sessione che dura un mese e che da la possibilità alle varie squadre di mettere a segno quel colpaccio che possa permettere il salto di qualità o di accaparrarsi quel giocatore che mancava per poter provare a risanare il divario con le altre formazioni. Articoli in prima pagina, migliaia di tifosi pronti a spendere soldi per accaparrarsi la maglia del nuovo top player, dirette televisive, radiofoniche… insomma il mercato riparatore di gennaio genera uno spettacolo che dura un mese e che da benefici per il resto del campionato. E la pallanuoto?
La pallanuoto come sempre resta a guardare. L’unica possibilità che si ha è quella di poter cambiare il giocatore straniero. Insomma, la pallanuoto avrà sicuramente un legame più profondo con la passione e la dedizione verso lo sport pulito rispetto al dio denaro, ma ogni tanto non potrebbe prendere spunto dallo sport nazionale e provare a creare dell’engagement maggiore con il pubblico?

 

Fabrizio Buonocore della Canottieri

Pallanuoto, la serie a1 femminile su Sportitalia

Non dimentichiamoci che il problema della pallanuoto non è il fatto che sia poco comprensibile come sport, ma che ormai non si è più capaci di vendere il “prodotto” in maniera adeguata. Basta un po’ di coraggio, una scommessa vincente e un buon giornalista come Gianluca Leo, per sottolineare che la pallanuoto piace. Infatti, il nuovo format firmato Sportitalia che si occupa di trasmettere le partite di serie a1 femminile funziona e come. Nella prima diretta televisiva gli spettatori sono stati 430mila. E allora perché non provare a rivoluzionare anche le sessioni di mercato rendendo il campionato più appetibile in ogni fase?

A cura di Eliana Acampora

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