L’UOMO OVUNQUE – Quantità e qualità: Allan 2.0 al servizio di Sarri

Allan © Getty Images
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In campo sembrano tre ma in realtà è uno solo. Si tratta di Allan Marques Loureiro, un triplo nome che calza a pennello sul brasiliano in maglia numero 5, che con indosso la casacca del Napoli sta vivendo una stagione da vero e proprio uomo ovunque. Minutaggio altissimo e prestazioni quasi sempre ben oltre la sufficienza fanno del brasiliano nato a Rio de Janeiro un vero e proprio perno del centrocampo di Maurizio Sarri. L’ex Udinese ha infatti collezionato già oltre 1600 minuti in stagione, prendendo per mano in più occasioni la mediana del Napoli.

Allan Napoli-Sassuolo
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Tanta quantità come da copione, ma ora anche una grande dose di qualità, che permette a Sarri di fare affidamento su un vero e proprio lottatore in grado di collezionare recuperi palla e al contempo di reimpostare l’azione offensiva. Un autentico jolly della mediana che ha ampiamente dimostrato di trovarsi a proprio agio anche negli ultimi 25 metri di campo, lì dove si concretizza l’armonioso gioco azzurro.

Napoli, Allan jolly azzurro

Allan non è più un semplice mediano di rottura vecchio stile. Il gioco del brasiliano, che si candida anche ad un posto al Mondiale, è in costante aggiornamento. Un vero e proprio upgrade per il 26enne di Rio, divenuto un mediano di qualità, che sappia anche aiutare la manovra in un gioco corale come quello del Napoli. Mai banale e spesso efficace, Allan riesce a contribuire in modo significativo anche in fase di possesso palla, alternando il tutto a strappi in grado di scardinare le retroguardie avversarie. Una grande evoluzione quella dell’ex Udinese, riconosciuta pubblicamente anche da Maurizio Sarri: “Allan per noi è sempre stato un giocatore importantissimo, un giocatore di grande intensità con doti di interdizione. Quello che è sorprendente è che sta crescendo di qualità, sbaglia molto meno nella fase di impostazione.”

Napoli, la consacrazione di Allan contro la Sampdoria

Già 3 goal ed un assist in questa Serie A per Allan: numeri ben diversi da quelli dello scorso anno. Al termine della stagione passata il brasiliano ha infatti raccolto 5 assist ma una sola rete, senza incidere particolarmente in zona offensiva. Numeri, quelli realizzativi, che aiutano a comprendere il miglioramento dell’ex Udinese arrivato ad una versione 2.0 di se stesso. Nel match di sabato contro la Sampdoria abbiamo assistito alla sintesi perfetta del nuovo gioco di Allan, sempre presente in ogni zona del campo: dalla difesa in recupero palla, all’attacco con assist e goal. Una sfera impazzita all’interno dello scacchiere di Sarri, utile anche a sopperire alla giornata negativa di Jorginho, vero uomo di qualità del centrocampo. Allan ha saputo prendere per mano la squadra, stringendo soprattutto i denti nei momenti di affanno dopo l’espulsione. 2 intercetti, 5 palloni recuperati, 4 duelli individuali vinti rappresentano lo score difensivo del 26enne di Sarri, che il meglio di se lo ha dato addirittura sottoporta. Un goal, il recupero palla da cui è nata la rete di Insigne e l’azione insistita che ha portato al 3-2 di Hamsik. Tre momenti che hanno determinato l’esito della sfida, e che hanno visto un solo filo conduttore: Allan Marques Loureiro.

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