Marek Hamsik ha parlato in piena sintonia con quello che è il suo ruolo di capitano del Napoli, nell’intervista concessa a ‘La Repubblica’ di oggi. Lo slovacco antepone il bene della squadra ed i traguardi sportivi del club a quelli personali, liquidando i problemi che sta avendo nel trovare la via del gol. Una cosa del tutto insolita per uno come lui abituato praticamente ogni anno a superare la doppia cifra in quanto a realizzazioni. Ma se sotto la porta avversaria le gioie stentano ad arrivare per lui, ciò che conta è che l’andamento della squadra possa continuare ad essere elevato, a scapito anche del record di maggior numero di gol segnato in maglia azzurra, che vede il capitano di oggi tallonare Diego Armando Maradona: “Prima segnavo molto e la squadra non vinceva, adesso avviene il contrario e va benissimo così, quel primato non è diventato una ossessione e non mi sta condizionando”. Il Napoli viene prima, insomma.
Napoli, per Hamsik vieni prima di tutto
Per Hamsik poi la stagione resta ottima, anche dopo le ultime due settimane nelle quali sono emerse delle difficoltà. Il numero 17 azzurro fa riferimento agli infortuni che hanno colpito l’organico gestito da Maurizio Sarri ed anche alla stanchezza che inevitabilmente doveva venir fuori, dopo che da agosto in avanti il Napoli si è sempre espresso ad alti livelli. Ma questo è un fattore che prima o poi colpisce chiunque nell’ambito di una stagione lunga e giocata su più fronti. Alla fine “per quanto abbiamo fatto meritiamo almeno un bel 7.5 finora, contro il 10 che ha contraddistinto i primi tre mesi”, conclude Hamsik, che nonostante le tante sostituzioni vissute considera Sarri come il vero artefice dell’exploit Napoli, che mai come quest’anno sta portando la società di Aurelio De Laurentiis a competere per lo scudetto.