Dopo un anno e mezzo forse possiamo dirlo: Nikola Maksimovic è sempre più un rebus per questo Napoli. Un’estate fa non c’era che lui nei pensieri del Napoli: con 26 milioni di euro De Laurentiis riuscì a convincere Cairo dopo una trattativa durata oltre un anno. Ma l’estate somiglia a un gioco, è stupenda ma dura poco, e infatti fin da subito per il serbo sono sorti non pochi problemi di adattamento. Nelle gerarchie di mister Sarri è sempre partito alle spalle di Albiol e Koulibaly, poi pian piano è stato scavalcato anche da Vlad Chiriches, che da possibile partente è diventato la prima alternativa ai due centrali. Per meriti suoi, certo, ma anche per demeriti del suo diretto concorrente, bacchettato a più riprese dall’allenatore. “Diventerà un big, ma non ha imparato ancora i giusti movimenti difensivi”, questa la sentenza di Sarri che di fatto ne ha sancito la bocciatura preventiva, con possibilità di appello che si fanno via via più sporadiche.
Calciomercato Napoli, rebus Maksimovic: prestito o scambio per rientrare della spesa
Poi pian piano la situazione si è evoluta e, da investimento ‘futuribile’, Maksimovic si è trasformato in un bel problema. Giovane, ma non giovanissimo (è del ’91), il tempo dell’incubazione è finito da un pezzo. Una stagione da comparsa ci poteva anche stare, magari ci poteva stare anche una seconda annata da comprimario, a patto che fosse comunque un elemento importante della rosa. Ma Sarri sembra non vederlo proprio, se non in caso di emergenza assoluta. Sono due le presenze stagionali, entrambe per turnover e in concomitanza con l’indisponibilità di Chiriches. È chiaro che c’è un problema ed è chiaro che va risolto. Se Maksimovic non vale di certo i 26 milioni spesi per acquistarlo, il rischio è che a fine anno non valga neppure la metà. L’idea giusta quest’estate poteva essere quella di darlo in prestito, per valorizzarlo e “prepararlo” al futuro; ma il Napoli ha preferito tenerlo e ora in salotto ha un elefante che cresce sempre più. A questo punto sarebbe opportuno risolvere la situazione già dal mercato di riparazione, e di fronte a Giuntoli si propongono solo due strade: un prestito (gratuito) per valorizzarlo o uno scambio in un affare più grande, magari quello per Berardi. Una soluzione va trovata e anche in fretta: altri 6 mesi a scaldare la panchina, per un 26enne da 26 milioni di euro, potrebbero essere davvero troppi.