È tra gli stakanovisti del Napoli, elemento irrinunciabile per Maurizio Sarri, sempre in campo sulla fascia destra azzurra: trattasi di José Maria Callejon, motorino infaticabile della squadra partenopea. Lo spagnolo ex Real Madrid ha rilasciato un’intervista sulle pagine del “Corriere dello Sport”, parlando a 360 gradi del suo momento di forma, del futuro e della stagione che sta vivendo il Napoli. Proprio sulla “crisi” che tutti stanno additando agli azzurri ha dichiarato: “Noi in crisi? Siete esagerati! È una flessione umana e momentanea, con tante partite in rapidissima successione. Ci può stare che accada e non bisogna farne un dramma. Bisognerebbe invece pensare che, nonostante tutto, siamo ad un solo punto dall’attuale capolista. Abbiamo perso Ghoulam e Milik per due infortuni che ci hanno tolto tanto. Ma siamo consapevoli che questi sono i rischi del mestiere e vanno fronteggiati. E poi è vero che siamo meno travolgenti rispetto a settembre o ottobre. Ma penso che ciò sia la norma: toccherà anche agli altri”.
Napoli, Callejon parla a 360 gradi
Callejon ha parlato anche dell’eliminazione dalla Champions League e la contemporanea retrocessione in Europa League: “Io a quelle partite non rinuncerei mai e come me anche tutti gli altri calciatori del Napoli. Chi gioca a calcio a certi livelli vuole giocare la Champions. Ora si riparte con nuovi orizzonti: c’è l’Europa League e nessuno di noi si permetterà di affrontarla con leggerezza”.
L’esterno spagnolo commenta il gioco del suo Napoli: “Siamo i più belli e non lo dico con presunzione. Chi ci vede giocare si diverte, ma garantisco che accade la stessa cosa a noi mentre siamo in campo. Avvertiamo un senso di allegria che dà energia”.
Il numero 7 azzurro è poi tornato sulla sconfitta contro la Juventus: “Ci hanno semplicemente battuto: 1-0 e non lo meritavamo. È una sconfitta che, per come è maturata, ci fa male anche perché abbiamo perso l’occasione per allungare in maniera ragguardevole. Però non abbiamo fatto un dramma, né vivremo con questo tarlo nella testa”.
Sui propri obiettivi e sul futuro con il Napoli, Callejon ha dichiarato: “Sogno una bella estate, prima lo scudetto e poi il Mondiale con la Spagna. Prima di chiudere la carriera, e ancora un po’ di tempo ci vuole, sogno di giocarne uno e di vivere le sensazioni di quella competizione. Vorrei anche poter giocare almeno una stagione con mio fratello gemello Juanmi. Il legame che c’è tra di noi è fortissimo, abbiamo la necessità di sentirci ripetutamente, anche 5-6 volte al giorno. Ho un contratto con il Napoli in scadenza 2020, quando avrò trentatré anni. E quel giorno spero di poter resistere almeno un altro paio di stagioni. Non sono in grado di ipotizzare il futuro, né di negarmelo. Io posso dire che qui sono un uomo felice, anche se mi mancano la famiglia e i luoghi a cui sono legato. Ma sono anche un uomo fortunato, faccio il lavoro che volevo, mi dà soddisfazioni, una serenità interiore assoluta. Io qua ho trovato una città che mi ha aperto le proprie porte e mi ha fatto sentire come a casa mia”.
Sulla lotta scudetto ha invece dichiarato: “Siamo in corsa in cinque. Siamo tutte lì in otto punti, gli scontri diretti si sono quasi tutti giocati ed hanno sottolineato uno straordinario equilibrio. La Juventus viene da sei scudetti consecutivi e basterebbero quelli per indicarla come favorita. Una responsabilità che appartiene più a loro che agli altri. L’Inter l’ha cambiata Spalletti. È difficile farle gol e come si vede è stato impossibile batterla. La Roma ha immediatamente recepito il calcio del proprio allenatore e Di Francesco è bravo, vuole giocarsela sempre a viso aperto, ha analogie con noi. La Lazio è la sorpresa, ma fino ad un certo punto. Anche l’anno scorso ha fatto bene. Ha qualità e non è semplice andare ad affrontarla”.