Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, nell’intervista rilasciata ai microfoni de “La Repubblica” ha parlato in particolar modo del proprio allenatore, Maurizio Sarri, difendendolo anche dalle accuse mosse nei suoi confronti sulle poche rotazioni messe in atto: “Sarri è un fantastico allenatore, grazie a lui giochiamo in maniera diversa da tutti gli altri. I tempi di assimilazione del suo gioco sono più lunghi e Sarri è estremamente responsabile e non vuole distruggere un patrimonio del Napoli. Ma ora arriveranno i momenti in cui tra Europa League, Coppa Italia e campionato, tutti troveranno il loro spazio“. Il numero uno del club partenopeo ha ammesso anche di non aver mai consigliato la formazione al tecnico toscano: “Sarri è più unico che raro e gli ho sempre dato il massimo della fiducia e quindi non posso insegnare a un maestro di quel tipo di calcio cosa fare. È lui che deve insegnarlo a me. E in tre anni mi ha insegnato tanto”.
De Laurentiis svela la chiamata di Maurizio Sarri
Sabato il Napoli affronterà il Torino di Sinisa Mihajlovic, allenatore valutato proprio dal presidente del club partenopeo prima dell’arrivo di Maurizio Sarri: “Perché in quei giorni mi stavo innamorando di Maurizio Sarri e vedevo e rivedevo le due gare che il suo Empoli aveva giocato contro di noi. Lo incontrai e mi diede un senso di serenità operaia e mi convinse della sua onestà intellettuale e della sua umiltà. E mi fece molto ridere quando disse: guardi che io le prime sei o sette le perdo. E questo mi fece mettere da parte tutti gli altri”. Sarri, però, potrebbe lasciare la squadra azzurra a fine stagione avvalendosi anche della clausola rescissoria di 8 milioni di euro, ma De Laurentiis ha concluso serenamente: “Mai preoccupato di nulla nella mia vita. Reja, Mazzarri, Donadoni, Benitez dal rapporto con noi si sono avvantaggiati. E anche il Sarri si è elevato al rango di allenatore di primo livello. Io sono un uomo concreto, se gli altri vogliono rimanere con me sono più che ben accetti. E Sarri in particolare perché è una persona perbene”.