De Laurentiis: “Il Napoli è l’unica cosa che funziona in questa città”

De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis © Getty Images

Nel suo intervento rilasciato nelle scorse ore a ‘Gazzetta TV’, Aurelio De Laurentiis ha parlato come già fatto altre volte delle differenze che intercorrono tra il fare business nel mondo del cinema ed in quello del calcio, ambiente nel quale può essere considerato allo stesso modo un esperto come nel primo caso ormai. La passione sconfinata degli italiani per il pallone lo spinse a parlare con i fratelli Vanzina, tra i registi più noti del grande schermo italiano, per realizzare il film ‘Tifosi’ verso la fine degli anni ’90, ed in quella pellicola ci fu anche un cammeo di Diego Armando Maradona. De Laurentiis dice in proposito: “Ebbi la forza di far venire Diego dagli Stati Uniti, ormai sono passati 20 anni, quel film rappresentava l’animus dell’italiano medio e riscosse un grandissimo successo”. In merito a ciò, è facile collegarsi anche al parallelo cinema-stadio, le cui platee però per il presidente del Napoli non sono così coincidenti.

De Laurentiis, Sarri, Cavani, Lavezzi ©Getty

Napoli, per De Laurentiis sei “l’unica cosa che funziona”

Molto dipende anche dal prodotto del quale le persone intendono fruire: “Una partita di calcio non è come una pellicola cinematografica. Si tratta di un qualcosa che vive della diretta, del presente, e che non è scritta come lo è un film. Andare allo stadio rappresenta quasi un rito”. E tocca anche parlare del Napoli, con la squadra che a sua volta è spesso tirata in ballo in un confronto diretto con la situazione politica, economica e sociale della città. De Laurentiis non usa mezze parole nel definire il club azzurro come “l’unica cosa che va bene in una città nella quale non funziona nulla. Non sto insinuando che questo Napoli sia un miracolo, ma se guardiamo i risultati raggiunti sia in Italia che in europa e la nostra presenza ormai fissa nelle coppe internazionali e nel ranking UEFA, c’è da esserne felici ed orgogliosi, vista l’accoglienza non bella riservata ai napoletani nel corso della storia”.

 

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