La Paganese ferma il Lecce capolista. Al Torre di Pagani va in scena una gara molto equilibrata fra due compagini in una situazione di classifica diametralmente opposta, ma in campo il divario tecnico è sembrato quasi azzerato. I padroni di casa vanno in vantaggio al sesto minuto: ripartenza di Talamo che dalla destra mette la palla tesa per l’accorrente Cesaretti, che spedisce la sfera alle spalle di Perucchini. Ospiti che pareggiano a inizio ripresa con un colpo di testa di Armellino. Termina invece con uno 0-0 molto equilibrato il cosiddetto derby della fratellanza fra Siracusa e Juve Stabia. Le due squadre, gemellate da tempo, giocano la partita a viso a aperto e su ritmi piuttosto equilibrati. Più propositiva la Juve Stabia, che nel primo tempo sfiorano a più riprese il vantaggio con Canotto: il De Simone di Siracusa trema ma la porta di Tomei è salva. Rispondono gli aretusei sull’asse Catania-Scardina ma anche in questo caso tutto si risolve con un nulla di fatto. Nella ripresa stesso copione, con un brivido al minuto 82: Scardina dal limite dell’area batte di potenza la sfera sotto l’incrocio e punisce Branduani ma il direttore di gara annulla la rete perchè, al momento del tocco decisivo, l’attaccante era in fuorigioco. Finisce con uno 0-0 che lascia il Siracusa nella scia del terzetto di testa e lascia la Juve Stabia al decimo posto, in piena zona playoff. Infine, in Lega Pro il Bisceglie espugna Caserta grazie alla rete sul finire di primo tempo di Jovanovic. Con questa sconfitta la Casertana entra in zona play-out a quota quindici punti.
L’Avellino non vince, anzi merita di perdere, ma alla fine resiste e strappa un pareggio fondamentale ed entusiasmante a Padova. Cittadella subito in vantaggio: al 7′ conclusione di Kouamè, Radu respinge male e sbuca a rimorchio Chiaretti che porta subito in vantaggio il Cittadella. Il pari degli ospiti arriva al minuto trentotto: spiovente in area da calcio piazzato, respinta corta della difesa veneta e dal limite arriva Laverone che pareggia con un destro angolatissimo. L’Avellino subisce l’iniziativa dei padroni di casa, rischia di capitolare a più riprese poi va sotto a 10 minuti dal termine grazie ad un rigore procurato dallo scatenato Kouamé. Iori batte Radu, che poi però si “vendica” respingendo il rigore del possibile 3-1 di Litteri. Sembra finita, ma il pallone arriva in area di rigore in pieno recupero ed è ancora Laverone a trovare il clamoroso pareggio. Segno X in schedina anche a Salerno, ma è un pari decisamente meno emozionante. Finisce 1-1 col Perugia: primo tempo senza emozioni, se non il brutto infortunio per il portiere Radunovic, sostituito da Adamonis, nella ripresa si porta in vantaggio la Salernitana grazie a Bocalon, che sfrutta con una pregevole estirada l’assist di Sprocati. Ma il Perugia preme alla ricerca dell’1-1 e alla fine lo trova: Cerri al centro, sbuca Bonaiuto che solissimo, di testa, infila Adamonis. Un punto che non accontenta la Salernitana e Lotito, presente in tribuna. Adesso per Bollini si mette male.
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