Nel corso della conferenza stampa di presentazione del calendario del Napoli 2018 hanno preso la parola anche i calciatori azzurri, Faouzi Ghoulam e Arek Milik, oltre all’Head of Operations della società partenopea, Alessandro Formisano. Il terzino algerino ha cercato di sviare il più possibile le domande riguardanti futuro ed infortunio, focalizzandosi sul calendario azzurro. Qualcosa in più ha invece detto Arek Milik, al suo secondo brutto infortunio da quando è a Napoli. Il polacco ha prima di tutto risposto anche alle domande di rito sul calendario: “Sto migliorando, mi sento bene. Per il calendario devo dire che mi è piaciuto, il mese che adoro di più è quello di maggio perché spero possa essere il mese in cui potremo festeggiare qualcosa, magari lo scudetto“.
Napoli, Milik tra ritorno e mercato
Lo stesso Milik ha quindi proseguito senza però dare una data certa al suo rientro in campo: “Lavoro tutti i giorni, è difficile dare una data. Sono molto concentrato. Avrei un’idea di quando potrò tornare a disposizione, ma preferisco tenerla per me. Sono fuori da parecchio, per noi, i tifosi e la società conta lo Scudetto, faremo di tutto per vincere. Siamo consapevoli dell’importanza che ha per la città e per chi ci supporta”. Domanda di mercato anche per Milik, spesso accostato al Chievo nelle ultime settimane: “E’ presto per parlarne, sentirò il presidente, l’allenatore, il ds, credo che resterò a Napoli ma è presto per parlarne. Ci sono tante grandi squadre, ma noi speriamo di restare in testa fino alla fine per poter vincere lo scudetto”.
Arkadiusz Milik dopo la conferenza stampa di presentazione del calendario è intervenuto anche ai microfoni di Sky Sport: “Sto bene, mi alleno in palestra e ho anche cominciato a correre. Mi servono un paio di mesi di lavoro prima di tornare in campo. Calendario? E’ speciale sia per i tifosi che per noi, come sempre. Ogni anno facciamo qualcosa di diverso. Non vedo l’ora di tornare a giocare per aiutare la squadra con i miei gol. Al momento tifo sia in Champions che in Serie A, tengo le dita incrociate”.