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MINUTI GIOCATI – La coperta corta e quella soluzione tanto sperata

Napoli © Getty Images

In un periodo delicato della stagione come questo, il Napoli avrebbe bisogno di forze fresche per far rifiatare i titolarissimi quando possibile. I ricambi a disposizione di mister Sarri ci sono, ma rispetto alle dirette avversarie come Juventus, Inter e Roma, la coperta sembra essere sempre corta. Un po’ il perfezionismo maniacale dell’allenatore del Napoli, che preferisce giocare sempre con gli stessi undici pur di non sacrificare il gioco, e un po’ la mancanza di concretezza dei ricambi costringono la squadra azzurra ad avere sempre la solita faccia. Questa grafica significativa ci illustra nel dettaglio i minuti giocati da tutti i giocatori del Napoli. Balza subito all’occhio, per esempio, la differenza di impiego fra Koulibaly (1800 minuti giocati) e Chiriches (493), prima alternativa al duo centrale titolare nelle gerarchie di Sarri. Il rumeno ha dunque giocato poco più di 1/4 dei minuti giocati dal collega senegalese. Poco più della metà anche il minutaggio di Diawara e Zielinski rispetto a Jorginho e Hamsik (716 e 878 vs 1344 e 1621).

Napoli, quanta differenza di impiego fra titolari e non

La differenza abissale di minutaggio la troviamo in attacco. Al netto dello sfortunato infortunio di Milik, Mertens, Insigne e Callejon hanno totalizzato 5501 minuti in stagione. Ounas da vice Insigne e l’adattato Rog da vice Callejon, in due, arrivano a 292 minuti. E anche se volessimo aggiungerci i minuti del tuttofare Giaccherini, la conta arriverebbe solo a 352. In pratica, senza Milik, non esiste una reale alternativa ai tre d’attacco che possa partire titolare e non far rimpiangere l’assenza di uno dei piccoletti. I tre attaccanti titolari sono stati impiegati nel 93% dei minuti possibili, praticamente sempre. Il classico 11 di Sarri è stato poi schierato nell’83.18% dei casi, rispetto all’undici ‘diverso’ adoperato solo nell’17.06%. Non serve dunque lamentarsi quando gli azzurri pareggiano con Inter e Chievo o il Napoli perde con Juventus, Shakhtar e Manchester City. La soluzione del problema è sempre una: investire per avere una rosa all’altezza. Escludendo per un attimo i problemi, però, il Napoli resta ancora primo in classifica e con una qualificazione agli ottavi di Champions da giocare. E se con una coperta così corta si possono fare ottime cose, figurarsi con dei ricambi pronti. Ve lo dico sottovoce e nella nostra lingua.. sarebbe tutta ‘nata storia.

Di Oscar Maresca (Twitter @MarescaOscar)

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