Le pagelle di #NapoliJuventus: azzurri che flop, si salva solo Koulibaly

 

Napoli-Juve © Getty Images
Napoli-Juve © Getty Images

 

Reina 6 – Sul gol di Higuain potrebbe fare di più, ma si fa perdonare parzialmente quando nel secondo tempo evita il gol del raddoppio alla Juventus.

Hysaj 5 – Ritrova il suo ruolo dopo l’adattamento a sinistra, ma non sembra giovarne: troppi errori in avvio e ad ogni discesa non trova l’assist giusto.

Albiol – Non è il miglior Albiol visto in stagione. Prova a contenere Higuain come può, ma sbaglia più volte in fase di impostazione.

IL MIGLIORE Koulibaly 6 – Il migliore del pacchetto arretrato, vista anche la serata non brillantissima di Albiol. Limita e rincorre tutti per quanto può.

Mario Rui 5,5 – Scelto sulla sinistra, affonda ad ogni azione, ma il gol di Higuain arriva dal suo lato. (Dal 77’ Maggio sv)

Jorginho 5,5 – Nei primi minuti nemmeno si vede, superato fisicamente da Matuidi e Pjanic. Capisce alla distanza come togliersi dall’ombra juventina e prova a limitare gli avversari.

Allan 5,5 – Sbaglia tantissimo nella prima parte di gara, ma è sempre utilissimo quando ringhia sulle caviglie avversarie. (Dal 67’ Zielinski 5 – Se la sua doveva essere una scossa, non è arrivata)

IL PEGGIORE Hamsik 5 – Doveva essere la sua partita, ma si infrange sul muro juventino. Alla prima azione potrebbe colpire, poi poco più: altra gara da mandare in ghiacciaia.

Callejon 5 – Non si vede in fase offensiva, ma dà una grossa mano a tutti i compagni in copertura.

Insigne 5,5 – È l’azzurro con più frecce al proprio arco, ma scagliate tutte male. Buffon gli nega il gol, poi sbaglia lui col sinistro in apertura di ripresa. (Dal 77’ Ounas 6 – Svaria molto sulla destra, ma in dieci minuti non cambia le cose)

Mertens 5 – La difesa della Juventus lo controlla senza problemi e lui non riesce a liberarsene.

Sarri 5 – La vittoria del Gran Galà del Calcio non deve essere andata giù ad Allegri. L’allenatore bianconero comanda il gioco dal primo all’ultimo minuto con una Juve ben messa in campo e il Napoli si scontra con se stesso, incapace di superare le linee avversarie. Al primo vero scontro diretto dell’anno, troppo poco azzurro: Fuorigrotta si aspettava ben altro.

 

Gennaro Arpaia

 

 

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