Dubbi, indiscrezioni e interrogativi senza risposta. A 24 ore da Napoli – Juventus sono ancora molti i dubbi di formazione per i due tecnici, costretti a fare i conti con infortuni pesanti per una sfida di grande importanza. Rispetto ai bianconeri però, il Napoli vive quest’emergenza già da tempo e solo per questo appare come un problema minore. Da parte sua la Juventus, nonostante gli indisponibili, sa benissimo che uscire indenne dal San Paolo le consentirebbe di non compromettere la rincorsa agli azzurri in testa al campionato. L’eventuale assenza di Higuain non sposterebbe di molto gli equilibri, e se questo risulta possibile è solo grazie a due fattori: la competitività della rosa bianconera e la solida meraviglia azzurra.
Lo spostamento di Mandzukic al centro dell’attacco implicherà inevitabilmente anche un cambiamento nel modo in cui la Juve affronterà la fase offensiva. Rispetto al Pipita, il croato è molto più portato alla lotta e al contatto fisico nel gioco aereo, a cui abbinerà movimenti ad uscire dalla linea difensiva del Napoli per consentire gli inserimenti di Dybala e dei centrocampisti alle sue spalle. Per quanto riguarda difesa, i bianconeri schiereranno la ‘contiana’ linea a 3 con De Sciglio e Alex Sandro pronti ad arretrare per difendere a 5. Una scelta dettata dalla volontà di chiudere al Napoli gli spazi centrali in una zona di campo in cui i dialoghi dei centrocampisti con Mertens ed i tagli di Callejon potrebbero essere fatali a Buffon e compagni. Inoltre, questo schieramento permette di raddoppiare più facilmente sugli esterni (Insigne e Callejon) ma anche di seguire un eventuale inserimento da dietro di Hamsik e Allan.
Sono due i ballottaggi che Sarri valuta in queste ore: Mario Rui/Maggio e Jorginho/Diawara. A centrocampo molto dipenderà dalla forma fisica di Jorginho, mentre in difesa la scelta cadrà su chi darà più certezze al tecnico sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista tattico. A questo punto della stagione Maggio sembra dare più garanzie a Sarri, anche perché garantisce alla linea difensiva centimetri fondamentali per lottare sui calci piazzati avversari e contrastare i blindati bianconeri. Diversa la situazione con Mario Rui che toglierebbe fisicità e aumenterebbe il tasso tecnico. Con il portoghese in campo il giro palla sarebbe più rapido e le situazioni da fondo più pericolose. Per il resto il Napoli affronterà la partita a suo modo, senza paura di chi vede sbiadire l’onnipotenza dalle loro maglie. Sarà importante essere pazienti, anche perché non sarebbero una novità i tentativi di provocare i calciatori azzurri con perdite di tempo, svenimenti ad hoc e lamentele al primo giallo. È ora di dimostrare anche ai più scettici la maturità di una squadra che non si sgonfia più nei match importanti: iniziare dal non cadere nelle provocazioni e terminare con il gonfiare la rete.
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