Poco prima del fischio d’inizio di Udinese-Napoli si erano registrati alcuni scontri fra i tifosi azzurri e la Polizia. Gli ultras partenopei avevano provato a sfondare il cordone antisommossa delle Forze dell’Ordine per entrare in contatto con i tifosi friulani. Ci sono stati attimi di guerriglia con centinaia di persone coinvolte, ma dopo pochi minuti fortunatamente si è ristabilita la calma. Come riporta l’edizione odierna del quotidiano ‘Il Mattino’, sarebbero stati riconosciuti soltanto una decina dei 120-150 supporter protagonisti degli scontri di domenica pomeriggio all’esterno della Dacia Arena. Sarebbe poi scattato il Daspo per tre ultras del Napoli: rispettivamente per quattro, cinque e sei anni.
Napoli, proseguono le indagini dopo i fatti di Udine
Nonostante i tre Daspo assegnati, la Polizia prosegue le indagini per vagliare le singole responsabilità penali. Gli inquirenti stanno visionando il grande materiale raccolto dalle telecamere di videosorveglianza all’esterno dello stadio. E’ possibile che nelle prossime ore vengano notificati altri provvedimenti ai tifosi responsabili degli scontri. I fatti di Udine di domenica pomeriggio si riflettono inevitabilmente anche sulla partita di venerdì sera fra Napoli e Juventus al San Paolo. Massima allerta all’esterno dell’impianto di Fuorigrotta con migliaia di agenti preposti al servizio pubblico. Dopo quanto accaduto in Friuli, si spera che per la gara di venerdì i riflettori siano puntati esclusivamente sulla partita. Gli scontri fra tifoserie opposte non dovrebbero mai verificarsi. Allo stadio dovrebbe regnare clima di serenità e la rivalità fra le compagini dovrebbe essere solo ed esclusivamente sportiva nel rispetto dei valori del calcio.