Il peso di una vittoria così lo capiremo solo a fine stagione. Le parole sono di Marek Hamsik, ma il pensiero è un po’ quello di tutti. L’1-0 con cui il Napoli esce dalla Dacia Arena di Udine è un risultato che vale tantissimo, tre punti importantissimi. Che tengono gli azzurri ancora al primo posto, ancora lontani ben 4 punti dalla Juventus che insegue e soprattutto fanno morale, insegnano qualcosa: si, perché ormai è chiaro che questo Napoli per vincere non debba andare sempre a mille allora, almeno non con le piccole. Stessa gara di Verona contro il Chievo, ma stavolta gli azzurri hanno messo il piede sull’acceleratore per pochi minuti e l’episodio è arrivato.
L’Udinese, non ce ne voglia Oddo, avrà tempo per recuperare punti in classifica, ma è stata davvero poca cosa dal centrocampo in più. I bianconeri sono stati ordinati e compatti, ma non hanno saputo reagire allo svantaggio, se non con un tiro dalla distanza di Barak in ormai pieno recupero.
La porta inviolata, poi, è la vera bella novità di questa stagione: il Napoli ha da ieri la migliore difesa del campionato insieme con la Roma: 9 reti subite in 14 uscite, un record non da poco per chi negli ultimi anni stentava a mantenere la porta imbattuta anche contro le ultime della classifica.
Da Udine alla Juve: la prima vittoria di Napoli
Da un bianconero all’altro, perché al fischio finale di Di Bello tutti, in campo, sugli spalti, a casa, hanno pensato alla Juventus. Venerdì sera al San Paolo va di scena il big match per eccellenza, la gara che nessun tifoso vorrebbe perdersi, da una parte e dall’altra.
Entrambe, forse, non arrivano allo scontro nel momento migliore: la Juve vista col Crotone non ha entusiasmato – nonostante il 3-0 finale venuto fuori dopo uno scialbo primo tempo -, e anche il Napoli comincia a risentire delle energie spese nel doppio impegno, tra Campionato e Champions.
Per entrambe, poi, ci sarà proprio la Champions ad attendere: tra martedì e mercoledì Napoli e Juve si giocheranno l’accesso agli ottavi, vero e proprio primo obiettivo stagionale per entrambe, con la squadra di Sarri appesa al filo flebile della speranza.
Ma Napoli, intesa come squadra, forse qualcosa della gara di venerdì l’ha già vinta: da Torino, infatti, molti sono i tifosi preoccupati per il match del San Paolo, tanti sperano di poter strappare un pari a Fuorigrotta come fatto dall’Inter qualche settimana fa. Nella testa dei tifosi juventini presenti ieri sera allo stadio c’era solo l’azzurro: a dimostrarlo, i tantissimi cori (d’offesa) venuti giù dalle gradinate dello Stadium.
Saranno giorni di sfottò e di attesa, di ricordi e di passione. Saranno i giorni di Napoli e Juventus che si ritroveranno faccia a faccia come negli anni migliori. Da Maradona e Platini a Insigne e Dybala, con la consapevolezza di essere diventati grandi e poter impensierire persino la Juve.
Resta da capire se anche in campo potrà essere lo stesso.
Gennaro Arpaia