Dopo il brutto infortunio al ginocchio, Arek Milik procede nel suo recupero fisico. Nei giorni scorsi il numero 99 del Napoli è apparso in un video mentre si destreggia in un esercizio con il pallone. Segnali incoraggianti verso un rientro lontano ma non lontanissimo. Intanto David Przemyslaw Pantak, agente dello stesso Milik, ha rilasciato una lunga intervista al portale polacco Przeglad Sportowy parlando delle condizioni dell’attaccante del Napoli. Il procuratore del bomber polacco è partito proprio dal suo recupero fisico: “Arek sta meglio, il suo recupero procede bene. Da qualche giorno ha iniziato a calciare il pallone, ma serve ancora tempo per il pieno recupero. Già ha subito questo infortunio, ma saprà rialzarsi. Recupero troppo veloce? Molte persone non sanno cosa dire o scrivere. Io non sono un medico, ma abbiamo piena fiducia nelle persone che ci circondano. Milik era tornato disponibile a febbraio, ma si è infortunato la seconda volta a settembre. Cioè sette mesi dopo. Le statistiche dicono che il 30% degli atleti hanno infortuni al legamento crociato della gamba opposta a quella già incidentata. Parliamo solo di sfortuna.”
Napoli, le condizioni di Milik
L’agente di Milik ha quindi proseguito sul momento complicato: “Per Arek non è il primo momento difficile della carriera. Dal punto di vista tecnico aveva avuto difficoltà quando passò al Bayer Leverkusen. Però, anche se molti ritengono quell’esperienza un fallimento, io ritengo abbia permesso al ragazzo di crescere ulteriormente.”
Infine Pantak ha detto la sua sul passaggio di Milik in azzurro: “Ne parlammo a novembre 2015, otto mesi prima della conclusione dell’affare. Le buone prestazioni all’Europeo convinsero il Napoli che subito dopo il torneo lo volle prendere. Ricordo bene come è andata. Tutto era legato anche alla cessione di Higuain. L’Ajax aveva infatti richiesto una cifra fuori mercato, ma la vendita di Higuain ha dato al Napoli la liquidità per l’offerta giusta. La trattativa è stata difficile, l’Ajax non aveva intenzione di abbassare le pretese e non si trovava una soluzione. Partecipai a tanti incontri tra Napoli e Ajax dove i dirigenti erano molto distanti tra di loro per le cifre. Ero ad un matrimonio di un amico quando il direttore del Napoli mi chiamò dicendomi che avevano trovato l’accordo.”