Dries Mertens fa tremare il Napoli. È un momento straordinario per il numero 14 azzurro, che continua a segnare a raffica ed ha ormai trovato la sua dimensione in questo nuovo ruolo di punta ‘light’, attirando su di sé l’interesse di tante big internazionali. Tante proposte arrivate sul tavolo di De Laurentiis, che la scorsa primavera ha scacciato tutte le voci facendo firmare al calciatore un nuovo, faraonico contratto. Un contratto che ha un “però” grosso così, scritto a caratteri cubitali. E nell’intervista rilasciata oggi ad un giornale belga, Mertens ha detto chiaramente che non esclude nulla per il futuro. Le preoccupazioni dei tifosi sono date anche dalla bassa clausola rescissoria dell’attaccante azzurro, ovvero 28 milioni. Quindi non sarebbe difficile strappare il belga al Napoli, soprattutto dopo i 222 milioni di clausola pagata dal PSG per Neymar nella sessione estiva. Non sarebbe la prima volta che il Napoli vede partire un giocatore dopo l’inserimento della clausola rescissoria. Al momento il belga sembra intenzionato a rimanere in azzurro, e i tifosi si augurano che ci rimanga ancora a lungo.
Il calciomercato Napoli ha una storia tutta particolare con le famose clausole rescissorie, che parte dal ‘Pocho’ Lavezzi e arriva fino ai giorni nostri. La strategia è nota: un calciatore esplode ed è incerto sulla sua permanenza, potrebbe liberarsi a parametro zero e allora la società propone un contratto che accontenta tutti. Stipendio maggiorato (e molto), scadenza lunga ma clausola rescissoria ‘accessibile’, specialmente alle cifre che girano in questo momento, come ricordava bene anche Mertens. Il primo caso, come detto, riguarda Ezequiel Lavezzi. Il Napoli propose il rinnovo con la clausola di circa 32 milioni, l’attaccante argentino rinnovò. La sessione di mercato successiva andò al PSG, che pagò esattamente quella cifra. Qualche stagione dopo toccò a Cavani: rinnovo con clausola di 62 milioni, poi la cessione in estate, sempre al PSG, per l’esatta cifra. Il caso più recente riguarda la cessione di Higuain alla Juventus per la cifra record di 94,7 milioni di euro, cifra imposta da una clausola sul primo contratto dell’argentino. Ma forse mai come in quel caso la questione fu differente: mai e poi mai ci si aspettava che qualcuno potesse davvero pagare 90 milioni per un calciatore di 29 anni, ma in quel caso la valutazione si rivelò decisamente errata. Mertens, con la sua clausola di 28 milioni, è perfettamente in linea con quella che potremmo chiamare ‘clausola Lavezzi’: un calciatore che ha dato tanto alla causa e che nel 2018 avrà 31 anni, se vuole andar via lo farà ad una cifra ragionevole: una sorta di “ringraziamento” per quanto fatto finora e la possibilità, se vuole, di provare una nuova avventura. C’è anche chi doveva seguire lo stesso percorso, ma non lo fece soltanto per una mera casualità: Juan Camilo Zuniga, in scadenza di contratto, nel 2013 strappò un rinnovo milionario con clausola a 25 milioni, con l’interesse di Barcellona e Real Madrid sullo sfondo. Poi l’infortunio e un quinquennale rimasto sullo stomaco al Napoli, che ancora ne paga le conseguenze. Ma questa è un’altra storia.
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