De Crescenzo: “Sarri assomiglia a Bellavista. Il gioco del Napoli è uno spettacolo”

Torino-Napoli, Sarri © Getty Images
Maurizio Sarri © Getty Images

Il grandissimo Luciano De Crescenzo ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano ‘Il Mattino’. Il filosofo ha parlato di Sarri, delle differenze fra la squadra azzurra di oggi e quella di Maradona e anche dell’ex Higuain. 

Sarri come Bellavista

De Crescenzo ha prima fatto un commento sulla città del Napoli e poi ha parlato dei punti in comune fra Sarri e il professor Bellavista, suo celebre personaggio nel film ‘Così parlò Bellavista’: “Napoli è una componente dell’animo umano, io posso ritenermi di sicuro fortunato. Del resto, sono nato a Napoli, nel quartiere Santa Lucia e le prime cose che ho visto, sono state il mare e il Vesuvio. Se non è fortuna questa. Non so se Sarri possa definirsi in senso stretto un erede del professor Bellavista, di sicuro però i due hanno alcuni punti in comune: sono entrambi napoletani, particolare che non è da sottovalutare, ed hanno una notevole capacità di trasmettere e insegnare le proprie teorie filosofiche e di gioco”

Il Napoli di oggi e quello di Maradona

Il filosofo napoletano ha voluto paragonare la squadra azzurra di oggi a quella di Maradona: “Non sono del tutto sicuro che oggi un singolo campione basterebbe per vincere un campionato. Nel calcio moderno il rendimento di una squadra è dato per metà dalle qualità tecniche dei giocatori e per metà dalla grinta e compattezza con cui la squadra affrontala partita. Ora però, per ottenere questa determinazione è necessario che tutti i giocatori sentano di appartenere a un unico complesso. Maradona è il genio assoluto, un condottiero, un Achille dei nostri giorni, con il suo coraggio e i suoi punti deboli. La squadra di Sarri invece, è una perfetta macchina da guerra, ogni giocatore sa esattamente qual è il suo ruolo. Ovviamente sono di parte, ma penso che il gioco del Napoli sia in questo momento tra i più belli d’Europa, non ci si annoia mai”.

Un pensiero per Higuain

Parlando di Higuain, De Crescenzo ha poi concluso: “Nietzsche sosteneva che la rovina dell’uomo è nella sua razionalità. Ecco, forse se invece di trattenersi a Torino fosse venuto a Napoli, probabilmente per lui le cose sarebbero andate diversamente”

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