Lo scorso anno Maurizio Sarri ha sorpreso tutti con la scelta di schierare Mertens al centro dell’attacco dopo il grave infortunio al ginocchio di Milik. Ma i risultati, a distanza di mesi, gli hanno dato più che ragione, con il folletto belga che è diventato tra i migliori centravanti d’Europa. L’allenatore del Napoli è solito sperimentare così nuove soluzioni soprattutto a partita in corso in situazione di gestione del vantaggio: Zielinski e Rog, per esempio, sono stati schierati anche come esterni d’attacco per poter far rifiatare Insigne e Callejon. Ma non solo: nell’ultima gara di Champions contro lo Shakhtar Sarri ha posizionato Mario Rui in una posizione insolita per lui.
Napoli, Rui l’arma in più di Sarri
L’infortunio di Ghoulam ha agevolato l’inserimento di Mario Rui, capace di buone prestazioni quando è stato chiamato in causa. Il tecnico del Napoli si è distinto soprattutto per la qualità eccelsa del suo mancino ed, inoltre, il suo piede debole è molto sviluppato. Al termine della gara di Champions contro lo Shakhtar in conferenza stampa lo stesso Sarri ha motivato la sua scelta: “Mario ha una qualità nella gestione della palla e del palleggio. Per qualche spezzone di partita, soprattutto quando il campo è aperto può fare, non diciamo l’attaccante esterno, ma il centrocampista alto. E’ una soluzione che ci può far comodo in certe situazioni di punteggio, meno se la partita è chiusa e il campo è chiuso“. Con l’arrivo di un nuovo terzino nel mercato di gennaio l’allenatore toscano culla così una nuova idea: se dovesse arrivare un nuovo esterno difensivo a gennaio, cosa più che probabile, l’opzione con Hysaj – o il terzino che verrà – sulla fascia mancina sarà decisamente più praticabile, Mario Rui potrebbe diventare l’esterno alto che a partita in corso, in caso di bisogno, può dare il ricambio ad Insigne garantendo anche più copertura difensiva.