“Meglio essere meno belli ma più solidi”. Lo ha detto ancora una volta Massimiliano Allegri dopo il pareggio per 0-0 della sua Juventus ieri in casa contro il Barcellona, risultato che è costato all’allenatore bianconero sul web parecchi commenti negativi da parte dei tifosi della sua squadra. Addirittura c’è chi ne ha invocato il licenziamento o le dimissioni. Intanto queste parole non possono rappresentare una semplice coincidenza, ad una settimana di distanza dalla sfida scudetto contro il Napoli.
Allegri ha sempre dato la sensazione di non riuscire a soffrire il fatto che la stampa italiana, almeno quella non di parte juventina, riservi da ormai due anni grandissimi complimenti a Maurizio Sarri per l’organizzazione di gioco che l’ex tecnico dell’Empoli ha saputo dare agli azzurri. Organizzazione in grado di saper implementare al meglio la capacità di palleggio e la velocità degli scambi che avvengono sul rettangoli di gioco. E se fino alla scorsa stagione il Napoli ha vissuto suo malgrado una sproporzione tra gare ben giocate e punti ottenuti, non è così quest’anno.
Napoli, giocare bene e vincere si può
Il campionato in corso vede gli azzurri in testa dopo 13 giornate, situazione che permane sin dalla prima giornata. Nonostante qualche gara in cui il Napoli si era espresso non ai suoi soliti standard (Bologna, Atalanta) Insigne (vero e proprio trascinatore) e compagni erano stati comunque in grado di ottenere i 3 punti in ogni caso, fermandosi parzialmente soltanto contro le difese ad oltranza di Inter e Chievo, contro le quali sono arrivate dei pareggi a reti bianche. Ad oggi però il Napoli gioca meglio di tutti, è una gioia per gli occhi da vedere ed è solido come non mai. Tutte cose che alla Juventus insieme non sono mai riuscite.