Carlo Tavecchio si è dimesso dalla carica di presidente della FIGC. Stamani sono venute meno le sue resistenze quando si è reso conto che anche la Lega Nazionale Dilettanti gli aveva ormai voltato le spalle. Si è trattato comunque di un epilogo facilmente pronosticabile vista la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali di Russia 2018. Da quel momento in poi il pressing su Tavecchio per dimettersi si era dimostrato davvero forte: esponenti del mondo dello sport e della politica erano favorevoli alla sua uscita dalla Federazione e anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ora pretende una rifondazione completa. Questi tre anni di presidenza Tavecchio saranno però ricordati non solo per il mancato approdo al Mondiale, ma anche per le sue eccessive gaffe nei confronti di donne, ebrei, neri ed omosessuali.
Le numerose gaffe di Tavecchio
La prima dichiarazione che scatenò polemiche è datata 2014 e arrivò quando Tavecchio non era ancora presidente della FIGC: “Le questioni di accoglienza sono un conto, le questioni del gioco sono un altro. L’Inghilterra individua i soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare. Noi, invece, diciamo che Optì Pobà (nome di fantasia, ndr) è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio. E va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree”.
Successivamente prese di mira le donne discutendo di calcio femminile: “Siamo da sempre protesi a voler dare una dignità estetica alla donna del calcio. Prima si pensava che fosse handicappata rispetto al maschio per resistenza ed altri fattori, adesso invece abbiamo riscontrato che sono molto simili”.
Tavecchio in seguito se la prese anche con gli ebrei. Parlando con il giornalista Massimo Giacomini definì Cesare Anticoli, commerciante e proprietario di molti immobili a Roma, un “ebreaccio” aggiungendo: “Non ho niente contro gli ebrei”, ma “è meglio tenerli a bada”.
Infine c’è stato uno scivolone anche sugli omosessuali con particolare riferimento a un ex dirigente della Federcalcio: “Non ho nulla contro gli omosessuali, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo”.
Lorenzo Maria Pierini