Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di ‘Sky Sport’. Il patron del club azzurro dopo le dimissioni di Tavecchio ha voluto chiarire la sua posizione in merito e si è poi soffermato sulle possibili novità da apportare al calcio italiano.
Napoli, parla De Laurentiis
De Laurentiis aveva dichiarato di volere le dimissioni di Tavecchio, ma in merito a ciò il presidente ha preferito chiarire: “Non è che volevo le dimissioni del numero uno della FIGC, solo mi sembrava che il problema non fosse solo il fatto che l’Italia non si fosse qualificata per il Mondiale. Mi dispiace moltissimo per Tavecchio ma forse la Federcalcio va bene per la Serie B, la Serie C ma non va bene per la massima serie che secondo me dovrebbe essere direzionabile direttamente come succede con l’UEFA. Perché altrimenti si fa un passaggio di troppo, un passaggio in più. Credo che sia proprio un’occasione non tanto per mandare a casa qualcuno ma per rifondare come non è mai stato fatto, sempre a partire dai campionati. Serve fare un tavolo permanente che studia e modernizza il calcio man mano che il mondo cambia; perché sta cambiando da tanto tempo. Siamo tutti commissariati, è commissariato anche lo Stato. Quando il 60-70% degli italiani non vuole più sentire parlare di politica vuol dire che ad un certo punto un certo tipo di burocrazia ha stancato; ci vogliono secondo me delle persone che sappiano fare davvero i manager”.
Parlando del possibile successore di Tavecchio, il presidente del Napoli ha aggiunto: “Non saprei, sto dicendo che a me, come Serie A, la Federcalcio non interessa più. Non vorrei essere legato alla Federcalcio. Il problema di base è che ci vuole sempre un fatto grave che costringa tutti a girare pagina, invece ci vorrebbe sempre un osservatorio che possa evitare queste gaffe per aggiornare sempre tutto quello che si deve aggiornare, visto che il mondo va avanti. Franco Carraro è già stato presidente della FIGC ed è un uomo di grande esperienza, ma ripeto non spetta a me dare giudizi. Bisogna capire chi ha i numeri per trasformare istituzionalmente questa Federcalcio e credo che lui potrebbe fare bene. La gente chiede volti nuovi”.