Al massimo a due tocchi. Palla avanti e palla indietro per non dare punti di riferimento agli avversari: l’azione che porta al gol del primo gol del Napoli contro il Milan incarna alla perfezione i concetti di gioco di Maurizio Sarri. Jorginho porta palla a centrocampo e serve Mertens che viene incontro muovendo così la difesa di Montella: lo stesso folletto belga scarica di prima la sfera di nuovo all’italo-brasiliano che lancia, a sua volta, nello spazio Lorenzo Insigne con una verticalizzazione perfetta. La difesa rossonera, presa in contro tempo, prova ad effettuare la tattica del fuorigioco in maniera errata: in situazione di palla scoperta, ovvero con Jorginho capace di effettuare la giocata senza pressione, Bonucci e compagni dovrebbero scappare all’indietro coprendo la profondità. Ciò non avviene e così il talento di Frattamaggiore può superare tranquillamente Donnarumma.
Napoli, il lavoro quotidiano di Sarri
Senza mollare mai, è questo l’ordine preciso del tecnico toscano che vuole dai suoi calciatori sempre il massimo della prestazione. Maurizio Sarri, inoltre, stabilisce durante la settimana di allenamenti a Castelvolturno ancora sedute specifiche soltanto per i difensori per migliorare l’intesa del reparto arretrato. I risultati continuano a vedersi partita dopo partita: Albiol e Koulibaly concedono pochissimi gol agli attaccanti avversari con prestazioni di altissimo livello. In tre anni la crescita dei due centrali è stata spaventosa e, proprio per questo motivo, Sarri vuole continuare a seguire questa strada che finora è stata ricca di successi personali. Al Napoli ora manca l’ultimo pezzo per completare il puzzle.