Gian Piero Ventura non è più il commissario tecnico della Nazionale. A comunicarlo è stata la FIGC poco fa a margine della riunione tenuta quest’oggi a Roma. L’allenatore ligure quindi non è più sulla panchina dell’Italia, dopo il clamoroso fallimento successivo allo spareggio playoff contro la Svezia che avrebbe offerto alla Nazionale la possibilità di andare ai Mondiali di Russia 2018. Ventura subito dopo l’inutile pareggio di lunedì sera a San Siro non ha comunicato alcuna decisione in merito al proposito di dimettersi, ed anche ieri aveva smentito di consegnare il proprio mandato al presidente federale, Carlo Tavecchio, in una fugace dichiarazione concessa a ‘Le Iene’. C’è chi dice che a motivare questa sua decisione ci sia una scelta economica: dimettendosi, Ventura avrebbe rinunciato a diversi benefit economici, ma sembra che non sarà così ora che ha lasciato il proprio incarico di ct attraverso l’esonero. Polemiche Ventura le aveva scaturite per quanto riguarda il Napoli a causa del poco spazio concesso a Lorenzo Insigne ed a Jorginho, convocato tardivamente.
Ventura, è finita: ma Tavecchio resta al suo posto
E se Ventura non c’è più, lo stesso non si può dire di Tavecchio, che continua ad occupare la poltrona di presidente della FIGC. Il numero uno del calcio italiano, proprio come Ventura, non ha rassegnato le dimissioni, invocate invece da più parti (soprattutto dal presidente del CONI, Malagò, e dal presidente del Napoli, De Laurentiis) e anzi ha incassato la fiducia di Leghe ed associazioni di arbitri e calciatori. Adesso come prossimo commissario tecnico si punta ad arrivare a Carlo Ancelotti, esonerato soltanto poche settimane fa e libero da qualsiasi vincolo. L’ex allenatore del Bayern Monaco costa però molto, la strategia molto probabilmente sarà quella di pagare il suo elevato ingaggio con l’aiuto degli sponsor che potrebbero essere richiamati dallo stesso Ancelotti, di certo un nome più prestigioso rispetto a quello dello stesso Ventura.
