Il ct della Nazionale Italiana Gian Piero Ventura è intervenuto in conferenza stampa dopo la mancata qualificazione al Mondiale della Selezione azzurra. L’allenatore ha analizzato la disfatta chiedendo scusa a tutti gli italiani.
Italia-Svezia, parla Ventura
Ecco le parole del ct Ventura in conferenza stampa: “E’ difficile parlare di calcio adesso. Ci sarebbe molto da disquisire, l’unica cosa che posso fare è chiedere scusa agli italiani. Chiedo scusa per il risultato, non dell’impegno e della volontà”. Incalzato dalle domande dei cronisti, Ventura ha parlato della possibilità di dimettersi: “Questo è un argomento che potrà essere trattato, ma non dipende da me. Ma non ho uno stato d’animo per affrontare. Ci vedremo, dirò tutto quello che ho passato e penso. Prima ne parlo e poi lo comunico. Non mi sono dimesso perché non ho ancora parlato con il presidente. Quando si ottiene un risultato, meritato o immeritato conta poco, quando non lo si ottiene la colpa è dell’allenatore. Dal punto di vista sportivo è pesantissimo, ero convinto che ci fosse una volontà feroce, ma il calcio è fatto di questo. Sono orgoglioso di aver allenato grandi campioni e altri che spero possano diventarlo.La colpa è di non aver segnato in due partite. Sono nel calcio da tanti anni, questa è la cosa prominente. Qualsiasi altra parola è abbastanza inutile”. Dopo le parole di Buffon, anche Barzagli e De Rossi hanno parlato di possibile addio alla Nazionale. Su ciò Ventura ha aggiunto: “I toni saranno quelli di sempre, c’è un rapporto sia con Tavecchio che con gli altri. Il fatto che De Rossi, Buffon e company… lo sapevamo. La posta in palio era il Mondiale, il loro Mondiale, ma anche quello di tutti gli altri. Se posso anche il mio, a essere sincero”.