Domani sera, a Solna, andrà in scena il primo round fra Svezia e Italia, sfida di spareggio sulla strada di Russia 2018. Sono 23 i precedenti incontri tra azzurri e gialloblu in tutte le competizioni: 11 i successi italiani, sei pareggi e altrettante affermazioni scandinave. L’ultima sfida tra Italia e Svezia risale agli Europei 2016: gli Azzurri di Conte s’imposero per 1-0 grazie a un gol di Éder, mentre gli svedesi non battono gli azzurri dal lontano 1998. Per la sfida di domani sera il ct Ventura sembra orientato verso un compatto 3-5-2, con Belotti ed Immobile in avanti. Il sacrificato di questo scacchiere tattico sarebbe quindi Lorenzo Insigne. L’attaccante del Napoli finirebbe quindi ad osservare il match dalla panchina insieme al compagno Jorginho per poi diventare un’arma possibile a gara in corso. Eppure la duttilità tattica del numero 24 di Sarri potrebbe proprio fare al caso di Ventura che nel corso della sua esperienza da ct lo ha impiegato spesso e volentieri in ruoli differenti.
Italia, Insigne jolly d’attacco
Tante sono infatti le posizioni che Insigne potrebbe ricoprire in azzurro. Dal ruolo di ala sinistra del 4-3-3 come nella sua Napoli a quello da esterno polivalente del 4-2-4 di matrice venturiana. Il ct dell’Italia ha infatti avuto modo di impiegare Insigne soprattutto come esterno sinistro a tutta fascia del 4-2-4, con compiti di copertura abbinati perfettamente a quelli offensivi. Un ruolo forse troppo soffocante per il talento di Frattamaggiore, esaltato maggiormente nel 4-3-3 o nel 3-4-3. Proprio quest’ultimo modulo è stato quello scelto da Ventura nella sfida contro l’Albania, l’ultima prima degli spareggi di domani. Una soluzione alternativa potrebbe essere inoltre quella di impiegare Insigne come trequartista dietro ad una o due punte, o anche come seconda punta in supporto ad un centravanti prolifico.
Le soluzioni sono tante e tutte a portata di mano per Ventura, che dovrà approfittare dell’enorme talento del fenomeno partenopeo.