Nonostante il Napoli sia protagonista della miglior partenza di sempre in campionato da quando è approdato in Serie A, il suo capitano Marek Hamsik al contrario si è reso fino ad oggi autore di un avvio di stagione sotto tono. Lo slovacco ha segnato un solo gol, ad inizio ottobre, nella partita casalinga vinta contro il Cagliari. Quella rete sembrava dovesse far presagire ad un nuovo inizio per Hamsik, dopo le sei sostituzioni su altrettante partite giocate. Ma dopo la buona prova con i sardi hanno fatto seguito altre gare giocate non da Hamsik.
C’è chi attribuisce tutta questa fatica alla pesantezza dal punto di vista psicologico che il primato di gol nella storia del Napoli che vede il calciatore tallonare un mostro sacro come Diego Armando Maradona comporta. Hamsik si trova a 114 gol, l’argentino è a 155. Ma questa non è una cosa che capita di vivere tutti i giorni, ed è logico pensare che la cosa crei grossissime aspettative. Nonostante si possa parlare di una involuzione però, il Napoli continua ad aspettare Hamsik.
Napoli, Sarri non fa comunque a meno di Hamsik
Maurizio Sarri ha difeso a più riprese il proprio capitano, dicendo che è in periodi come questo che un giocatore va sostenuto, a maggior ragione se si tratta del punto di riferimento della squadra. E comunque le prestazioni di Hamsik ben poche volte sono stare inferiori alla sufficienza. Per il resto lo slovacco ha adempiuto al proprio compito, giocando come sa, alimentando la manovra con delle verticalizzazioni, provando degli inserimenti ed alleggerendo la pressione con i suoi passaggi in orizzontale. Un periodo più o meno simili si ebbe anche l’anno scorso, con Hamsik ed il Napoli tutto che cominciarono a girare nel ritorno, quando Sarri trovò nuove soluzioni per fronteggiare al momento critico in autunno. L’augurio è che si possa replicare. Sarri nel suo Napoli ad ogni modo non rinuncia a Hamsik.