Il Napoli sta vivendo due situazioni decisamente opposte tra campionato e Champions League. Nell’ambito dei confini nazionali, la squadra allenata da Maurizio Sarri continua a macinare risultati utili consecutivi in Serie dallo scorso mese di febbraio, giungendo alla strepitosa striscia di 23 partite senza sconfitta, con soli 3 pareggi tra l’altro. In Europa invece le cose stanno andando decisamente peggio: gli azzurri sono terzi nel loro girone quando mancano due partite alla fine, con lo Shakhtar Donetesk che li precede di ben 6 punti in seconda posizione.
La partita che andrà in scena fra due settimane al ‘San Paolo’ proprio contro gli ucraini rappresenterà una sorta di spareggio da dentro o fuori, ed il Napoli dovrà necessariamente vincere, sperando poi in delle combinazioni favorevoli nell’ultimo turno di Champions League. I numeri dicono chiaramente che Hamsik e compagni dovrebbero prediligere il campionato, una tesi non sposata però da Maurizio Sarri, il quale in conferenza stampa prima di Napoli-Manchester City aveva detto che non è affatto questo il modo in cui ragiona una grande società, né tanto meno intendono scendere a questo tipo di compromesso lui ed i suoi giocatori. Il Napoli darà il massimo in tutte le competizioni che lo vedranno protagonista.
Napoli, campionato e Champions si equivalgono per importanza
Nessuna preferenza dunque tra lo scudetto e la prestigiosa vetrina internazionale per il Napoli. Intanto però sono già due le vittime illustri in soli tre mesi di campionato: dopo Arkadiusz Milik, è toccato a Faouzi Ghoulam doversi fermare per colpa di un infortunio di grossa entità, ed il suo stop sarà lungo proprio come capitato al polacco. L’assenza del terzino algerino crea un problema decisamente grosso, in quanto il Napoli dovrà ancora aspettare che Mario Rui, l’altro terzino sinistro a disposizione di Sarri, trovi la giusta condizione dopo un anno di inattività vissuto alla Roma sempre a causa di un grave incidente di gioco. Da qui a gennaio si proveranno degli esperimenti, ma ormai il Napoli ed il suo allenatore ci hanno fatto l’abitudine, visto quanto successo l’anno scorso con lo stop di Milik e la stupenda scoperta di un Mertens rivelatosi bomber implacabile. Si spera che anche stavolta Sarri riesca ad inventarsi qualcosa.