Domani sera allo Stadio San Paolo si affronteranno Napoli e Manchester City, match valevole per la quarta giornata dei gironi di Champions League e remake della partita vinta dai Citizens due settimane per 2-1 in terra inglese. Tra le fila della squadra di Manchester c’è chi nel caldissimo impianto partenopeo ci ha già messo piede restandone folgorato: trattasi di Yayà Touré che nel 2011 affrontò gli azzurri sempre nei gironi della massima competizione europea. Il centrocampista ivoriano ha rilasciato una lunga intervista a “La Gazzetta dello Sport”, parlando dell’atmosfera del San Paolo e in generale del Napoli: “La cosa che m’impressionò di più 6 anni fu il pubblico. Un tifo caldissimo, spettacolare. Il San Paolo è uno stadio che non ti lascia indifferente, neppure da avversario. Un sostegno come quello del pubblico di Napoli dà maggiore forza ad una squadra. Non mi intimorisce da giocatore del City, ma mi preoccupa per la carica che dà alla formazione di casa. Nei momenti di difficoltà, fan come quelli del Napoli possono essere determinanti”.
Napoli-Manchester City, le parole di Yayà Toure
Sul calcio giocato dagli azzurri, Yayà Touré ha detto: “Il Napoli offre uno dei migliori calci d’Europa e batterlo è stato una nota di merito. Il suo allenatore, Maurizio Sarri, viene considerato un innovatore del calcio italiano e per quello che ho visto quella sera è una definizione giusta. Aggiungo, però, che il football italiano è sempre stato competitivo: quattro titoli mondiali sono un biglietto da visita eloquente. Per noi è un appuntamento importante, da affrontare con la testa giusta. L’atmosfera del San Paolo è un problema in più”.
Il centrocampista del Manchester City ha poi rivelato quali sono i calciatori del Napoli che più lo preoccupano: “Mi piace molto Insigne: un bel talento davvero. Ma gli azzurri hanno diversi calciatori importanti: Mertens e Hamsik sono fortissimi e hanno esperienza internazionale. In porta c’è un campione del valore di Pepe Reina“.