“Zielinski è stato minacciato, lui e Marek di fare una grande difensiva altrimenti non avrebbero più giocato insieme“, il commento ironico di Maurizio Sarri nel post-partita di Genoa-Napoli. Dopo la sfida con il Manchester City, in cui la squadra azzurra fu letteralmente surclassata nella prima frazione di gioco dalla corazzata di Guardiola incassando due reti nei primissimi minuti, il tecnico toscano li ha riproposti anche nel turno infrasettimanale contro il Genoa subendo ancora due reti. Con lo stesso centrocampo i partenopei subirono altri quattro gol nella sfida di campionato contro la SPAL e nella prima sconfitta stagionale in Champions contro lo Shakthar Donetsk a dimostrazione che i due interni del Napoli non riescano a fare costantemente filtro in quella zona di campo. Con Allan, invece, schierato nella posizione del polacco in un centrocampo a tre, la squadra azzurra sembra essere più compatta con il brasiliano sempre molto bravo a ripiegare per aiutare il metodista. L’ex Empoli, invece, assicura più qualità nelle transizioni positive fungendo da vero trequartista.
Napoli, il dato che fa riflettere
Nella scorsa stagione i partenopei persero soltanto quattro partite in campionato e, proprio nelle due gare contro l’Atalanta di Gasperini, Sarri optò per un centrocampo di qualità formato da Diawara-Zielinski-Allan incassando tre reti tra andata e ritorno. Questi numeri così attestano ulteriormente una poca propensione alla fase difensiva di Zielinski ed Hamsik. Con l’allenatore toscano che non intende rinunciare mai allo slovacco i due interni del centrocampo azzurro devono coesistere ancora di più per cercare di non concedere spazi agli avversari lasciando la difesa. Dieci gol stagionali incassati tra Champions e Serie A con questo centrocampo sono tanti.