Arek Milik continua nel suo percorso di riabilitazione dopo il brutto infortunio rimediato contro la Spal. Intanto si fa sempre più largo l’ipotesi di un possibile approdo del polacco al Chievo nel calciomercato Napoli di gennaio. Proprio Milik ha parlato oggi ai microfoni di sportowefakty.wp.pl: “Dopo il primo infortunio al ginocchio non ero a terra né psicologicamente né fisicamente. Mi ha ridato molta forza sapere di prepararmi per la nuova stagione, non avevo alcun fastidio. È una cosa orribile, ti senti impotente quando sai che i tuoi muscoli stanno bene ed il ginocchio è ritornato a dar problemi. Il vero dramma fu lo scorso anno quando mi ruppi in Nazionale. Adesso almeno so cosa mi aspetta e qual è la procedura di recupero. Avevo paura degli interventi per via dell’anestesia totale. Credetemi, un devasto. Quando il ginocchio ha fatto nuovamente crac, mi sono accasciato e già sapevo fosse grave. Negli spogliatoi il medico mi diceva di non preoccuparmi. Non gli ho creduto ed il giorno dopo mi son reso conto che avevo ragione.”
Sul rientro: “Si dice che sarò pronto per febbraio, ma tornerò quando mi sentirò pronto. Più ci pensi e più stai male. Mi brucia guardare le partite dei miei compagni senza poter essere con loro in campo. Sento che la riabilitazione procede al meglio. A fine mese farò un controllo a Roma dal prof. Mariani. Il peggio è passato, il primo mese è stato duro mentre ora dormo sereno. Di notte avevo dolore. Ho iniziato a fare nuoto e anche tanto cardio”.
Milik ha poi parlato anche del possibile passaggio al Chievo: “Prenderò in considerazione tale possibilità. Ne parlerò con la società a dicembre. Mi siederò al tavolo con l’allenatore e lo staff per capire quale possa essere la migliore soluzione per me”. Sulla ‘dedica’ di Insigne e Zielinski: “Forse Piotr voleva farsi pubblicità e per questo scambiò la maglia (ride). È stato un gesto molto bello, poi Lorenzo ha lottato con lo stesso infortunio e mi ha aiutato tanto”.
Inoltre Milik ha detto la sua sull’affetto della città di Napoli: “Katowice? Luogo molto più calmo rispetto a Napoli. Posso camminare tranquillamente per strada, mentre qui è impossibile. Napoli dà tanto amore in termini di calcio. Non so come sia in Argentina o in Brasile, ma non credo esista un posto più caloroso di Napoli. A volte, nel tragitto dall’auto al ristorante, mi capita di firmare una cinquantina di autografi in soli 50 metri. Da quando sono arrivato a Napoli non ho mai visitato il centro della città, ma mi sono promesso che quando starò meglio ci andrò. È piacevole, però, quando la gente ti acclama e ti sostiene per strada. Per raggiungere il centro da casa mia ci vuole un po’ di tempo, una ventina di minuti. All’inizio vivevo in un hotel, poi presi casa. A tre chilometri da casa c’è anche la spiaggia, vivo in una località molto tranquilla”.
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