Domani sera il Napoli si troverà ad affrontare un’Inter profondamente rinnovata, non tanto nell’organico dove oltre la metà della formazione titolare consueta è composta da giocatori già presenti l’anno scorso o nelle passate stagioni, quanto nella mentalità e nel furore agonistico, mai così alti dall’annata successiva al Triplete del 2010. Con Luciano Spalletti in panchina è arrivata finalmente la svolta che era mancata con gli altri numerosi allenatori succeduti in serie a Josè Mourinho. Una cosa che colpisce di questa Inter è poi la concretezza, che l’ha portata a vincere partite sporche pur non meritandolo appieno sul piano del gioco. Le gare in casa della Roma e del Benevento sono state esemplificative in questo. In più c’è un dato che il Napoli non deve, suo malgrado, sottovalutare, e che è libero da qualsiasi condizionamento sul piano tecnico.
Napoli, la fortuna dell’Inter in numeri: ma i nerazzurri sono anche abili
L’aspetto che pure ha fatto si che l’Inter si trovi al secondo posto solitario in classifica è dato dal…fattore C. In tutta Europa quella nerazzurra è la squadra che più di tutte ha potuto beneficiare del maggior numero di pali colpiti dagli avversari. Sono ben 8 fin qui, in pratica uno a partita da quando è cominciato il campionato, statistica che vede l’Inter primeggiare assieme ai francesi del Saint Etienne, ch però hanno giocato una gara in più. In più, pur avendo messo a segno ben 9 gol in meno del Napoli (26 le reti siglate dagli azzurri, solo 17 quelle dei milanesi) condivide con gli uomini di Sarri e con la Roma la miglior difesa del campionato, con solo 5 palloni raccolti nella propria porta. Di queste cinque, i giallorossi tra l’altro ne hanno subite 3 proprio in Roma-Inter di quasi due mesi fa (finì 3-1 per i nerazzurri in rimonta). Fortunata si, ma anche solida ed anche abituata a giocare e vincere scontri al vertice. Il Napoli non può sottovalutare l’avversario di domani.
